Scuole, bus, migranti: la città metropolitana aiuta l’entroterra (video di tabloid)
L'ente di area vasta ha aderito al bando del governo sulle periferie con un progetto da 40 milioni per ristrutturare le scuole delle valli Polcevera, Scrivia e Stura. Intanto l'ingresso di un socio privato in Atp dovrebbe migliorare il trasporto pubblico locale.
Supporto anche sul tema migranti.
La Città metropolitana di Genova ha presentato nei giorni scorsi al ‘bando periferie’ del governo un progetto da 40 milioni incentrato soprattutto sulle scuole del territorio metropolitano, o meglio di alcune vallate, la Valle Scrivia, la Val Polcevera e la Valle Stura, nonché sulle strade che raggiungono tali scuole.
Non c’è alcuna certezza, ovviamente, che il progetto vinca il bando, visto che il totale delle richieste presentate vale 2,5 miliardi di euro contro i 500 milioni messi a disposizione dal governo. Una possibilità ritenuta probabile, quindi, è che arrivino risorse per un importo notevolmente inferiore ai 40 milioni richiesti. Che fare in quel caso? Il sindaco metropolitano Marco Doria è andato a discuterne nel municipio di Busalla, sede dell’Unione dei comuni della Valle Scrivia, con i sindaci dell’asse Scrivia-Polcevera, e lo stesso farà nei prossimi giorni con i sindaci della Valle Stura. L'idea su sui si sta lavorando è quella di privilegiare i lavori sulle scuole comprensoriali, come il Primo Levi di Ronco Scrivia, su cui gravitano studenti di diversi comuni delle Valli Scrivia e Polcevera.
Fra gli altri sindaci presenti all'incontro con Doria, anche Antonio Bigotti, di Savignone, che ha fatto molto parlare di se nei giorni scorsi proprio perché, per protestare contro l’assenza di soldi per mantenere le scuole in buono stato, ha tenuto quelle del suo comune chiuse il 14 settembre, primo giorno di scuola. Durante l’incontro di Busalla, Doria ha anche illustrato ai sindaci le recenti vicissitudini di Atp, l’azienda di trasporto pubblico in cui è appena entrata come socio privato con il 48% Autoguidovie.
Per i sindaco metropolitano, gli obiettivi dell’ingresso del privato in Atp sono salvare l’azienda dal fallimento, rendere il suo servizio più efficiente e metterla in condizioni di essere competitiva nella gara per il servizio pubblico locale che presto la stessa Città metropolitana dovrà bandire, in base a una recente legge regionale. La gara con ogni probabilità riguarderà l’esercizio del trasporto pubblico su un bacino unico che comprende Genova città, dove oggi c’è Amt, e il resto del territorio metropolitano, dove opera Atp.
Una decisione già presa ma non ancora formalizzata. A proposito della gara, il sindaco metropolitano ha escluso che ci sia conflitto di interessi della Città metropolitana per il doppio ruolo di banditore della gara e primo azionista di una società che alla stessa gara partecipa. Infine sul migranti, altro tema che preoccupa molto i sindaci, Doria ha spiegato che la Città metropolitana segue le direttive che arrivano dalla Prefettura, e che i comuni a cui vengono assegnati profughi, per orientarsi sul da farsi, hanno a disposizione numerosi punti di riferimento: la nuova consigliera delegata Cristina Lodi, l'Anci e lo stesso Comune di Genova.