Citta’ metropolitana (2): tutto pronto in provincia per l’elezione del consiglio
Per l'elezione i Comuni sono stati suddivisi in cinque fasce demografiche, ciascuna corrispondente a una scheda elettorale di colore diverso perchè il voto di ogni sindaco e consigliere sarà 'pesato' in base alla popolazione del suo Comune. Genova, 24 - I Comuni fino a 3.000 abitanti esprimono 428 elettori fra sindaci e consiglieri e sono 40 (escluso Zoagli): Avegno, Bargagli, Borzonasca, Castiglione Chiavarese, Cicagna, Coreglia Ligure, Crocefieschi, Davagna, Fascia, Favale di Malvaro, Fontanigorda, Gorreto, Isola del Cantone, Leivi, Lorsica, Lumarzo, Mele, Mezzanego, Moconesi, Moneglia, Montebruno, Montoggio, Ne, Neirone, Orero, Pieve Ligure, Portofino, Propata, Rezzoaglio, Rondanina, Rossiglione, Rovegno, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d'Aveto, Tiglieto, Torriglia, Tribogna, Uscio, Valbrevenna e Vobbia. I Comuni fra i 3.001 e i 5.000 abitanti esprimono 129 elettori e sono 10: Bogliasco, Campo Ligure, Carasco, Casella, Ceranesi, Masone, Mignanego, Ronco Scrivia, Savignone e Sori. I Comuni fra i 5.001 e i 10.000 abitanti esprimono 115 elettori e sono 9: Busalla, Camogli, Campomorone, Casarza Ligure, Cogoleto, Cogorno, Santa Margherita Ligure, Sant'Olcese e Serra Riccò. I Comuni fra i 10.001 e i 30.000 abitanti esprimono 102 elettori e sono 6: Arenzano, Chiavari, Lavagna, Rapallo, Recco e Sestri Levante. Il Comune di Genova esprime 41 elettori (40 consiglieri comunali e il sindaco Marco Doria) Il voto di ogni elettore avrà un 'peso' differenziato in base alla fascia di popolazione del suo Comune, applicando specifici indici di ponderazione stabiliti dalla legge e variabili in relazione alla consistenza del corpo elettorale. Al voto di un consigliere o sindaco di un Comune sino a 3.000 abitanti sarà così attribuito un indice di ponderazione di 27 che sale progressivamente a 60 per i Comuni fino a 5.000 abitanti, a 113 per quelli fino a 10.000, a 220 per quelli sino a 30.000 abitanti e a 1.097 per il Comune di Genova. A Genova risiedono oltre i due terzi (68,6%) della popolazione della Città Metropolitana, ma per i meccanismi correttivi e di riequilibrio territoriale stabiliti dalla legge l'indice di ponderazione dei voti del capoluogo è calcolato come se i suoi abitanti non superassero il 45% del totale provinciale. I seggi saranno attribuiti con il metodo D'Hondt: la somma complessiva dei voti (cifra elettorale) di ogni lista verrà suddivisa in sequenza per 1, per 2 , per 3 e così via fino a 18 ottenendo altrettanti quozienti. Ai candidati che otterranno i 18 quozienti maggiori fra tutte le liste saranno assegnati i seggi. In caso di parità il seggio andrà al candidato del genere meno rappresentato e, in caso di ulteriore parità, a quello più giovane.