Treni metropolitani fino a cogoleto e sestri levante con biglietto integrato, il pd chiama bucci
Nella seduta del consiglio metropolitano del 14 febbraio (ore 14.30) i consiglieri di area Pd chiederanno al sindaco di estendere a livello metropolitano corse e agevolazione tariffaria per i pendolari. Elio Cuneo (Pd) chiederà aggiornamenti sul depuratore del Tigullio e Daniela Tedeschi (sinistra) a che punto è la fusione Atp-Amt e di dismettere immobili a favore dei Comuni. La fusione Atp-Amt, il depuratore del Tigullio Orientale e un'inedita proposta di estendere a livello metropolitano, da Cogoleto a Sestri Levante, il biglietto integrato Amt-Fs già in vigore da decenni a Genova: sono temi di rilievo quelli che verranno discussi nel prossimo consiglio metropolitano, in programma il 14 febbraio alle 14.30 a palazzo Doria Spinola (largo Lanfranco, Genova). I quattro consiglieri della lista di centrosinistra Patto Metropolitano facenti capo al Pd (Damonte, Villa, Cuneo e Grondona) chiedono con una mozione (Mozione Rete ferroviaria metropolitana) che il sindaco metropolitano Marco Bucci e i consiglieri delegati si attivino per ottenere "l'estensione della rete ferroviaria metropolitana fino ai Comuni di Cogoleto e Sestri Levante e l'istituzione del biglietto integrato", che farebbe risparmiare molto ai pendolari. Elio Cuneo chiede poi in un'interpellanza (Interpellanza Depuratore Tigullio) che il sindaco chiarisca "come e con che tempistica intende proseguire l'iter per la realizzazione dell'impianto di depurazione del Tigullio", che il 24 febbraio 2017 un atto del consiglio metropolitano stabiliva di costruire al Lido di Chiavari, ma che oggi viene contestato dal sindaco di Chiavari. Daniela Tedeschi, unica rappresentante della lista di sinistra Coalizione Civica, presenta due interpellanze: una (Interpellanza Fusione Amt Atp) chiede al sindaco Bucci informazioni "sullo stato di attuazione del progetto di fusione per incorporazione fra Amt Spa e Atp Spa", l'altra (Interpellanza Patrimonio immobiliare) chiede di aprire un tavolo tecnico per valorizzare il patrimonio immobiliare di Città metropolitana in collaborazione con Comuni e cittadini, che potrebbero recuperare e utilizzare immobili dell'ente in disuso come nel caso di un gruppo di cittadini di Recco che si è fatto avanti, con l'appoggio del Comune, per riqualificare e riutilizzare edificio e parco delle ex Maestre Pie. All'ordine del giorno anche una mozione (Mozione Valori Costituzione) presentata da tutti i cinque consiglieri di Patto metropolitano, compreso Enrico Pignone, e simile a quella discussa recentemente nel consiglio comunale di Genova sul divieto di concedere spazi pubblici e sale a chi non rispetta i valori della Costituzione professando e praticando comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti. Gli stessi consiglieri di centrosinistra, infine, chiedono con una mozione (Mozione Popolo tabarchino) che sindaco e giunta metropolitana sostengano l'iniziativa delle comunità tabarchine (popolazioni di origine genovese dell'isola di Tabarca, in Tunisia) di ottenere dall'Unesco il riconoscimento per l'epopea tabarchina di 'patrimonio immateriale dell'Umanità'.