Città metropolitana, il bilancio di mandato di doria
Dagli investimenti del bando periferie e del patto per Genova al piano strategico. Marco Doria ha ripercorso in Consiglio metropolitano tappe e risultati nei primi due anni dell'ente.40 milioni alla Città metropolitana di Genova dal bando nazionale per le periferie, 11 dal Patto per Genova sono “il segno di una capacità di intercettare fondi pubblici per il territorio che ha ottenuto risultati molto significativi” dice Marco Doria che, intervenendo nel dibattito in Consiglio metropolitano sul bilancio di previsione 2017-19 (il cui schema è poi stato approvato all'unanimità dei presenti) ha tracciato anche un bilancio dei quasi due anni e mezzo del mandato metropolitano.
“Nel votare l'ultimo rendiconto e l'ultimo bilancio di previsione di questo ciclo, atti fondamentali per la vita dell'ente, vorrei – ha detto Doria ai consiglieri metropolitani - ripercorrere un percorso che ha visto costantemente il vostro impegno a cominciare da una partenza molto travagliata della Città metropolitana che ha dovuto cambiare pelle rispetto alla vecchia Provincia.”
Il nuovo ente, gestito “con grande rigore e correttezza sia dalla parte politica che da quella tecnica e amministrativa conclude la sua fase costituente, avviata con lo statuto e con le linee guida del piano strategico che approveremo prima della fine del mandato.”
La Città metropolitana ha segnato “passaggi significativi nelle attività di regolazione dei servizi a rete, dal piano dei rifiuti a quanto è stato fatto e ragionato sul ciclo dell'acqua, dalle tariffe ai sistemi di depurazione, al lavoro in corso in una fase molto delicata per arrivare ad espletare la gara per il trasporto pubblico locale.”Nel supporto ai Comuni l'ente ha coinvolto “le professionalità dei suoi uffici per la redazione dei piani urbanistici, i bandi di gara e la gestione degli appalti”, anche se “è stato finora meno incisivo nel campo degli interventi che la Provincia faceva con ben altre risorse a disposizione”. Interventi importanti per il territorio arriveranno però dai 40 milioni del bando periferie e dalla quota (11 milioni) che nel Patto per Genova “ho fatto inserire – ha detto Doria - per la Città metropolitana”. I fondi del bando periferie che finanziano il progetto metropolitano riguardano strade provinciali, scuole superiori, scuole e servizi comunali per l'inclusione e la riduzione dei rischi idrogeologici in 15 Comuni, dalle periferie genovesi di ponente alle Valli Polcevera, Scrivia e Stura. 29,250 milioni per opere stradali e nelle scuole superiori saranno gestiti direttamente dalla Città metropolitana che ne avrà a disposizione altri 11 per gli interventi che realizzeranno i Comuni (compreso un nuovo polo scolastico superiore a Mignanego).
Per il territorio "arriveranno anche 11 milioni dal Patto per Genova, destinati per la maggior parte al Levante e alle vallate non coinvolte nel bando periferie” ha detto Doria, rispondendo anche al consigliere e sindaco di Castiglione Chiavarese Giovanni Collorado “molto rammaricato che il progetto periferie abbia escluso dagli interventi le valli del Levante”.I primi due anni della Città metropolitana sono stati segnati anche “dalla gestione, in una situazione tutt'altro che semplice - ha detto il sindaco - del sistema delle partecipate, tutelando sempre e completamente l'occupazione dei lavoratori, ma evitando di cedere a rivendicazioni irricevibili per gli equilibri di bilancio.” Il passaggio di una parte consistente del personale ad altre amministrazioni “è stata una partita complessa nel nuovo assetto di funzioni e competenze, con alcuni percorsi ben costruiti, obbligati e corretti in una buona collaborazione fra Città metropolitana e Regione. In altri casi, come per la società Atene, abbiamo trovato soluzioni efficaci nel garantire i posti di lavoro e mettere a disposizione del nostro ente ulteriori professionalità per la segreteria dell'Ato idrico”.
Per tutto il lavoro svolto Marco Doria ha ringraziato “i consiglieri delegati e i consiglieri metropolitani. Senza il vostro aiuto e impegno i risultati per la tenuta e l'avvio concreto della trasformazione di questo ente non sarebbero stati possibili.”Condivide Gianni Vassallo che chiosa “nella decadenza della politica e di tante parti della pubblica amministrazione qui abbiamo scritto un'altra storia”.
Nino Oliveri ricorda che “si era iniziato con toni fortemente pessimistici sulla situazione molto pesante dell'ente. Solo due anni dopo nonostante tagli finanziari ripetuti, sono stati messi in sicurezza gli equilibri, realizzati i trasferimenti di funzioni e a bilancio ci sono investimenti che due anni fa sarebbero sembrati chimere. Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità e, almeno per il futuro, possiamo essere più ottimisti. Ci sono tuttavia ancora carenze molto forti per le risorse correnti, soprattutto nelle manutenzioni ordinarie della viabilità, ma con l'approvazione del conto consuntivo ci saranno elementi positivi anche in questo settore.” Laura Repetto nell'intervento ha ringraziato "il sindaco, i colleghi e il personale per l'ottimo risultato ottenuto nel bando periferie, così importante e atteso dal territorio.”