Trasporto pubblico, verso un’azienda unica per atp
La fusione fra ATP Spa e ATP Esercizio Srl “unica strada per rafforzare l’azienda anche in vista delle gare per il bacino metropolitano del trasporto” ha detto in commissione consiliare il sindaco metropolitano Marco Doria.Per rafforzare Atp “uscita a fine 2015 dal concordato preventivo viva, ma non certo robusta” Marco Doria indica la via della “fusione, mantenendo la stessa maggioranza pubblica attuale, fra Atp Spa e Atp Esercizio, aumentando il capitale quest’ultima, che ha gli autobus e gli autisti, conferendole la proprietà delle rimesse e delle strutture di servizio da parte dei soci pubblici, mentre il socio privato concorrerà con risorse finanziarie.”Il sindaco metropolitano l’ha detto intervenendo oggi alla commissione consiliare trasporti e viabilità del Consiglio metropolitano, convocata a Palazzo Doria Spinola dalla presidente Cristina Lodi, alla presenza del consigliere delegato Nino Oliveri.Marco Doria ha ripercorso i complessi passaggi sulle scelte per Atp, a partire da quella di esercitare o meno il diritto di prelazione sul 48% delle quote che SMC intendeva cedere, come poi avvenuto, ad Autoguidovie Spa. “Alcuni – ha detto il sindaco metropolitano – avevano sollevato dubbi ed è stato presentato anche un esposto all’Anac sulla legittimità della cessione di queste quote. La grande maggioranza dei pareri che abbiamo raccolto, però, considera pienamente legittima un’operazione condotta da soggetti diversi rispetto ad ATP spa e alla Città metropolitana.” La scelta sulla prelazione “spettava al cda di Atp, legittimato dallo statuto aziendale, che ha poi deciso di non esercitarla. Come sindaco metropolitano avevo chiarito che il nostro ente non aveva disponibilità finanziarie per la prelazione e fatto notare che ritenevo rischioso per Atp spa indebitarsi per la prelazione su una società di cui aveva già la maggioranza. La prelazione non avrebbe quindi rafforzato il patrimonio di Atp, né migliorato il servizio, ma con nuovi sacrifici dell’azienda avrebbe solo versato soldi nelle casse di Smc.”Degli altri soci di Atp spa, i cinque Comuni del Levante “avevano ribadito di non poter sostenere aumenti di capitale e suggerito di esercitare comunque la prelazione, per poi mettere subito dopo a gara lo stesso pacchetto azionario” e Amt che ha trasformato in azioni i suoi crediti con Atp “aveva il mandato dal Comune di Genova di non esporsi ulteriormente in alcun modo a livello finanziario.” Lo scenario proiettato al futuro impone il rafforzamento di Atp anche in vista delle gare per il trasporto pubblico locale nel bacino metropolitano, con modifica della precedente legge regionale “messa in discussione da una serie di ricorsi sul bacino unico” e nelle linee “dei decreti Madia in via di emanazione che per i bacini di gara indicano aree corrispondenti ai confini delle Città metropolitane e delle Province o con 350.000 abitanti.”Nella prossima legge regionale la Città metropolitana “sarà l’authority per l’organizzazione della gara nel suo bacino – dice Doria- e da soggetto regolatore dovrà garantire una gara pulita, trasparente, robusta e gestita al meglio per assicurare le stesse condizioni ad ogni concorrente, verificando quante risorse metterà a disposizione la Regione dai fondi per il trasporto locale e quante i Comuni del territorio metropolitano per definire il servizio che vogliamo.” Ma oltre a questo ruolo l’ente di Palazzo Doria Spinola ne ha un altro: “ancora azionista di un’impresa – ricorda Doria – e la mia posizione personale, distinguendo i due ruoli, è che Atp possa partecipare alla gara, in associazione con altre aziende perché oggi non avrebbe il patrimonio necessario secondo i decreti Madia”. Non c’erano risorse degli azionisti pubblici per la prelazione e non ce ne sono nemmeno oggi per aumentare la capitalizzazione. La strada, quindi, “è quella della fusione fra Atp spa e Atp Esercizio, mantenendo il 52% delle quote a soci pubblici e il 48% al socio privato, le cui risorse nella ricapitalizzazione saranno destinate all’acquisto di nuovi bus, più comodi, meno inquinanti, con miglior servizio e qualità ambientale e minori spese di manutenzione.”Nell’intervento di Marco Doria “ci sono tutti gli elementi di scenario con cui risponderemo all’Anac che ha chiesto chiarimenti su quanto è stato fatto e su quanto stiamo pensando di fare”. Per Atp, ricorda ancora il sindaco “l’assunto di partenza è nessun posto di lavoro in meno e garanzia degli stipendi attuali” e se l’organizzazione del lavoro prevede più efficienza “è doveroso farlo, ad esempio razionalizzando le officine di riparazione sparse sul territorio, ripeto senza toccare retribuzioni e posti di lavoro.” L’assemblea dei soci Atp che oggi ha approvato il bilancio all’unanimità ha “preso atto– ha detto Nino Oliveri – della richiesta di chiarimenti dell’Anac, riservandosi una riflessione e valutazione più completa prima della decisione sulla fusione, una partita molto complessa e delicata e altrettanto necessaria.”
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