Bilancio 2017-19, primo sì dal consiglio metropolitano di Genova
Approvata la delibera che adotta lo schema del documento di previsione triennale dell'Ente. Nel bilancio ancora le incertezze sui tagli nazionali, ma ci sono gli investimenti per scuole e strade dal bando periferie.Pareggia per il 2017 a 161.200.849 euro, che con il completamento delle riorganizzazioni e dei trasferimenti di competenze e funzioni stabilite dalla legge Del Rio per Province e Città metropolitane scenderanno a 131.411.568 nel 2018 e 134.149.568 nel 2019. E' il bilancio di previsione triennale della Città metropolitana di Genova il cui schema, presentato dal consigliere delegato Alfonso Gioia, è stato adottato all'unanimità dei presenti dal Consiglio metropolitano di Genova presieduto dal sindaco Marco Doria.Sul bilancio che “rispettando gli equilibri e il patto di stabilità apre alla possibilità di investimenti” ha detto Gioia, dovrà esprimersi anche la Conferenza metropolitana (dei sindaci) prima del ritorno del documento in Consiglio per l'approvazione definitiva.“E' l'ultimo bilancio del nostro mandato – ha detto Marco Doria – e dopo anni molto difficili a causa delle poche risorse per gli interventi sul territorio, prevede anche investimenti significativi per le scuole superiori e le strade metropolitane con i fondi finanziati dal bilancio dello Stato 2017 per il progetto del nostro Ente nel bando nazionale periferie.”Per gli investimenti dal bando periferie il bilancio metropolitano 2017-19 stanzia 29.250.000 milioni (14,6 per le strade provinciali e un importo analogo per le scuole superiori) ai quali si aggiungono oltre 10 milioni per interventi e servizi nei Comuni - compreso un nuovo polo scolastico superiore a Mignanego - sempre inseriti nel progetto di cui la Città metropolitana ha la regia e che riguarda 14 Comuni delle Valli Polcevera, Scrivia e Stura oltre alle scuole superiori nelle periferie genovesi da Sampierdarena al ponente e alla Valpolcevera. I fondi saranno disponibili dopo il completamento di tutti gli atti del CIPE e l'emanazione di uno specifico decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.La legge di stabilità 2017 ha istituito un fondo annuale per il finanziamento degli interventi degli Enti territoriali di circa 970 milioni (969,6) dal 2017 al 2026. Non c'è ancora, però, il decreto della Presidenza del Consiglio che stabilisca finalità e criteri di ripartizione delle somme fra gli enti che, quindi, non possono fare previsioni certe a bilancio.“Per prudenza – dice Alfonso Gioia – abbiamo per ora mantenuto lo stesso ammontare dei tagli dell'anno scorso, circa 52 milioni complessivi, ma non è davvero più possibile che lo Stato obblighi gli enti territoriali a formare i bilanci in questa situazione di incertezza normativa e finanziaria.” E i tagli hanno continuato a pesare moltissimo, come emerge dal rendiconto economico dell'anno scorso.“Nel 2016 – dice Gioia - la Città metropolitana ha ridotto le spese di funzionamento complessive (personale, acquisto di beni e servizi) di oltre 12 milioni rispetto all'anno precedente, però non abbiamo potuto utilizzare queste somme per i servizi sul territorio perché sono state tutte riassorbite da un ulteriore taglio nazionale dello stesso importo. In attesa del Dpcm che dovrà ripartire il fondo istituito dalla Legge di stabilità 2017 per gli enti territoriali, avremo un certo miglioramento della situazione solo dal 2019: l'anno prossimo infatti estingueremo un prestito obbligazionario con Carige, liberando 6 milioni per il bilancio.”Soddisfatto Gianni Vassallo “perché se il rendiconto 2016 chiude la fase difensiva per mettere in sicurezza l'ente e lo fa in modo positivo, il bilancio di previsione 2017 prevede anche la costruzione di nuove azioni per riaffermare la presenza della Città metropolitana sul territorio. Segnalo però un problema: nell'accordo di programma per il trasporto pubblico locale il Comune di Genova deve versare 500.000 euro annui ad Atp, che noi iscriviamo a bilancio, ma poi di fatto da alcuni anni ne versa solo 300.000. O abbiamo la certezza che Genova versi effettivamente l'intera somma dovuta oppure il servizio di Atp deve essere riprogrammato sulla base dei 300.000 e non 500.000 euro del Comune di Genova. Vorrei che la questione fosse risolta prima dell'approvazione definitiva del bilancio metropolitano.”Per Nino Oliveri, consigliere delegato a viabilità e trasporti, quello di Vassallo “è un assist che non posso non raccogliere. E' un nodo che va sciolto e più volte ho sollecitato il Comune di Genova perché adeguasse la sua posizione, tenendo conto anche di un ordine del giorno in questo senso approvato all'unanimità dal Consiglio comunale. Siamo in una fase estremamente delicata, in preparazione della gara per il trasporto pubblico locale, e lo strumento che regge il sistema si fonda sui contributi dei Comuni e della Regione. Ci sono anche ritardi nei versamenti di altri Comuni, di importi però molto minori e non certo rilevanti come quello del Comune di Genova, e sono sicuro che il sindaco Doria si farà carico del problema.” E per Alfonso Gioia “una ristrutturazione completa dell'azienda per Atp è necessaria.”