Polizia provinciale, nella convenzione con la regione “numeri del tutto inadeguati” dice marco doria
Il Consiglio metropolitano ha votato lo schema dell’atto, ma il sindaco e il consigliere delegato Buccilli molto critici sull’impianto, in aula e nell’incontro con le organizzazioni sindacali. Entro metà marzo il tema alla Conferenza dei sindaci.cPrevede l’impiego dal 1^ marzo di nove agenti della Polizia provinciale di Genova da parte della Regione per le funzioni di vigilanza faunistico-venatoria e sulla pesca con la formula dell’avvalimento (con oneri a carico della Regione) sulla base di una convenzione con la Città metropolitana che ne ha approvato lo schema in Consiglio, con critiche e riserve sui numeri e l’impianto espresse dal sindaco Marco Doria e dal consigliere delegato Gian Luca Buccilli, sia in aula che nell’incontro chiesto dalle rappresentanze sindacali prima del Consiglio.Per Marco Doria i numeri della convenzione - 24 agenti in tutta la Liguria, di cui 9 dalla Città metropolitana - “sono assolutamente inadeguati a svolgere funzioni che la Regione ha voluto riassumere.” Lo schema dell’atto è stato votato oggi “perché ciò – spiega il sindaco metropolitano - ci consente l’obiettivo parziale del recupero economico di risorse”, ma l’ente “porterà su specifici tavoli negoziali tutte le questioni sulle quali abbiamo chiesto modifiche e integrazioni senza finora aver ricevuto risposte esaurienti” ha detto Gian Luca Buccilli ed esporrà le proprie preoccupazioni e perplessità a tutti i sindaci, con una Conferenza metropolitana convocata entro la metà di marzo. “Sarà dedicata a questo tema – ha detto Marco Doria - con un’audizione delle organizzazioni sindacali, il confronto e l’approfondimento con i Comuni e la redazione di un documento condiviso da presentare alla Regione.” La convenzione che Buccilli definisce “del tipo prendere o lasciare” preoccupa moltissimo le organizzazioni sindacali anche perché l’utilizzo in avvalimento non permette comunque di inserire nella dotazione organica della Città metropolitana i 9 agenti che “restano registrati sul Portale per la ricollocazione del personale mediante processi di mobilità di cui al decreto ministeriale 14/9/2015”.La legge Del Rio obbliga gli enti a mantenere in organico solo il personale legato alle funzioni fondamentali e poichè la Città metropolitana non ha più alcuna competenza su caccia, pesca e controllo della fauna selvatica che la Regione ha riassorbito con la sua legge 15/2015 per il riordino delle funzioni delegate, non può mantenere in organico il personale di Polizia provinciale che le svolgeva.“Abbiamo– dice Buccilli – mantenuto in organico dodici persone della Polizia provinciale per le funzioni fondamentali della viabilità e dell’ambiente e avviato i contatti con i Comuni per favorire accessi alle Polizie municipali, con 4 comandi già attivati, però sulla caccia e pesca dipendiamo dalle decisioni della Regione e oltre ai numeri ci preoccupa per i lavoratori anche la scadenza ravvicinata della convenzione, la fine di dicembre 2016 con possibilità di una proroga di due mesi”. Dalla prossima settimana intanto la Città metropolitana, che ha canali aperti anche per la riqualificazione dei poliziotti provinciali in profili dell’ente legati alle sue funzioni fondamentali (“perché l’esigenza è che nessuno finisca nel girone dantesco della mobilità” dice Buccilli) si confronterà con le organizzazioni sindacali sulla possibilità di pensionamenti “preFornero” nella Polizia provinciale e anche l’atto che ha stabilito il contingente di agenti e ufficiali sulle funzioni fondamentali “sarà oggetto di una verifica specifica” ha detto Marco Doria.
Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?
