Golfo paradiso, mare pulito col nuovo depuratore di recco (video di tabloid)
Il nuovo impianto, che contribuisce a far uscire il territorio della Città metropolitana dalla procedura di infrazione Ue, è stato inaugurato il 27 giugno dal ministro dell'ambiente Galletti. Anche il Golfo Paradiso ha il suo depuratore allineato alle norme europee, grazie al lavoro congiunto di diversi enti con in testa la Città metropolitana di Genova. Il nuovo impianto intercomunale di depurazione delle acque realizzato da Iren a punta Sant’Anna, a Recco, serve anche altri cinque comuni limitrofi: Avegno, Uscio, Camogli, Sori e Pieve Ligure, per un totale di circa 35.000 abitanti equivalenti. E' stato inaugurato lunedì 27 giugno dal ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti insieme alle autorità locali: il sindaco metropolitano di Genova Marco Doria, il consigliere metropolitano all'ambiente Enrico Pignone, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e i sindaci dei comuni interessati. Città metropolitana di Genova ha quindi mantenuto anche nel Golfo Paradiso, come già in altre porzioni del territorio metropolitano, l’impegno assunto di adeguare gli impianti di depurazione delle acque del proprio territorio alle direttive europee in materia. L’obiettivo è stato raggiunto nei tempi previsti grazie a una proficua collaborazione con i comuni. E’ a questo punto a un passo la completa uscita del territorio metropolitano genovese dalla procedura di infrazione Ue sulla depurazione delle acque: l’impegno della Città metropolitana è di proseguire, con lo stesso metodo collaborativo finora adottato a Recco e in altre aree, anche nella zona del Tigullio orientale, l’unica rimasta finora non a norma ma per la quale è già partito l’iter amministrativo di adeguamento. I lavori del depuratore del Golfo Paradiso sono iniziati nel 2013, per un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro: oltre all’impianto industriale vero e proprio sono state realizzate opere relative alla viabilità, come il rifacimento del ponte San Nicola sul torrente Recco, opere di protezione del sito dall’azione del mare, la scogliera frangiflutti, e opere civili relative alla linea di impianto, come il camino di espulsione dell’aria trattata, mimetizzato sulla nuova scogliera. Il depuratore si distingue per caratteristiche strutturali e tecnologiche d’avanguardia: grazie al moderno sistema di bio-trattamento ‘a membrana’, infatti, che prevede ben quattro livelli di filtrazione, è possibile infatti garantire l’abbattimento di tutti gli inquinanti con il conseguente raggiungimento di valori molto inferiori rispetto a quanto previsto dalla normativa. La condotta a mare principale delle acque depurate è lunga oltre 1.400 metri e sbocca a 34 metri sotto il livello del mare. Il nuovo depuratore, infine, si inserisce nel contesto urbano dell’area di Punta Sant’Anna con un ridottissimo impatto paesaggistico, sviluppandosi quasi completamente in galleria. E la facciata esterna verrà presto mimetizzata.