Frana di rondanina, sp15 riaperta da stasera (video di tabloid)
Rimossi dalla carreggiata 1.500 metri cubi di terra e rocce e bonificato il versante da pietre e massi in bilico con uno speciale escavatore da parete il transito riaprirà alle 17 di oggi a senso unico alternato.Rispettati i tempi previsti dalla Città metropolitana di Genova nel sopralluogo con i sindaci di Rondanina e Montebruno dei giorni scorsi, per la riapertura della SP15 entro la settimana.La strada infatti tornerà transitabile dalle 17 di oggi, a senso unico alternato, dopo la chiusura al km. 23 per la frana che il 3 febbraio ha lasciato uno squarcio impressionante nella parete a monte, quasi a strapiombo, da cui è precipitata sulla carreggiata una massa enorme - oltre 1.500 metri cubi per un peso vicino alle 2.300 tonnellate - di terra, rocce e alberi sradicati. Nessuna frazione o località è mai rimasta isolata, ma per gli abitanti il percorso verso valle si era allungato di decine di chilometri. “I nostri interventi sono iniziati molto rapidamente e hanno proceduto velocemente – dice Nino Oliveri, consigliere delegato alla viabilità della Città metropolitana - tenuto conto che nel frattempo ci sono state anche due allerte meteo e più di così non si poteva assolutamente fare. Il personale della Città metropolitana ha lavorato con grande efficacia e impegno, sempre nel rispetto delle cautele necessarie in situazioni come questa, rendendo possibile la riapertura che restituisce un collegamento fondamentale per gli abitanti di molte località e intanto si studieranno gli interventi possibili per una soluzione definitiva. I Comuni di Rondanina e Montebruno hanno collaborato attivamente e il buon lavoro di squadra conferma che quando le istituzioni collaborano i risultati si ottengono più facilmente e più rapidamente” Per liberare la strada la Città metropolitana ha fatto intervenire grosse ruspe sulla carreggiata e uno speciale escavatore che lavora anche sulle pendenze più ripide: il ragno, arrampicato al versante per sganciare massi, pietre e terra ancora pericolanti. Un compito difficile e impegnativo che richiede grande perizia e professionalità agli operatori specializzati anche per garantire in ogni fase la sicurezza degli interventi. E ci sono voluti più di 150 viaggi dei grossi camion da carico verso i siti di stoccaggio provvisori, individuati con ordinanze di protezione civile dai sindaci di Montebruno e Rondanina, per rimuovere dalla carreggiata terra, rocce e piante su un fronte che era lungo cinquanta metri e alto più di quattro.“Anche se la frana riguarda il territorio di Rondanina – dice il sindaco di Montebruno Mirko Bardini - mi è sembrato naturale e doveroso che il nostro Comune desse una mano. Così anche grazie a don Pietro Cazzulo abbiamo subito individuato un'area vicina al santuario di Montebruno dove stoccare i materiali, in modo che le operazioni di sgombero della strada potessero procedere velocemente. Si tratta, è bene chiarirlo, di un'area provvisoria ed entro qualche mese, prima dell'inizio della stagione primaverile ed estiva dovremo ragionare e intervenire con la Città metropolitana per trovare una soluzione definitiva.”Il sindaco di Rondanina ricorda anche che questa non è la prima ferita sulla provinciale del Brugneto nel suo Comune: “dopo l'alluvione che due anni fa aveva aperto una voragine nella carreggiata a Conio - dice Arnaldo Mangini - abbiamo avuto questa grossa frana nella località Balini. La Città metropolitana ha lavorato benissimo, operando tempestivamente. La gente ci sollecitava la soluzione di un problema essenziale per il collegamento viario e ringrazio la Città metropolitana per aver assicurato la riapertura entro questa settimana”. Per poter riaprire il transito questa sera alle 17 a senso unico alternato la Città metropolitana ha sistemato una barriera in new-jersey sul ciglio a valle. La prossima settimana, completati gli ultimi gli sgomberi, sarà installata anche una protezione in cubi di calcestruzzo sotto il versante di monte.