Bucci: “entro il 30 settembre voto su fusione amt-atp spa”
Annuncio del sindaco metropolitano in consiglio: "E' l'unico modo per evitare la gara e affidare il trasporto pubblico a un in house provider e salvaguardare i posti di lavoro". Fusione societaria fra Amt e Atp spa: l'ha proposta al consiglio metropolitano il sindaco Marco Bucci nel corso della seduta di oggi, conclusa da pochi minuti. "E' l'unica via - ha spiegato ai consiglieri - per evitare di mettere a gara il servizio di trasporto pubblico locale e affidarlo a un in house provider". Infatti, poiché la legge Madia sulle società partecipate impone a Città metropolitana di Genova di approvare entro il 30 settembre la dismissione integrale entro 12 mesi della propria partecipazione del 50% in Atp spa in quanto società senza dipendenti, accadrebbe che Atp dovrebbe essere necessariamente messa a gara, proprio perché Città metropolitana non ne possiederebbe più nemmeno un'azione: fondendola con Amt, invece, tornerebbe praticabile la via dell'affidamento a un in house provider. "Questo - ha spiegato Bucci - salvaguarderebbe i posti di lavoro, che invece sarebbero più a rischio con una gara che potrebbe affidare il servizio ad aziende di qualsiasi parte d'Europa". Il sindaco intende inserire la fusione Atp-Amt proprio nel provvedimento di recepimento delle direttive della legge Madia sulla partecipate, che il consiglio metropolitano voterà nella prossima seduta del 27 settembre (appunto entro il termine del 30 settembre). Alla richiesta del consigliere Antonino Oliveri di sapere se il percorso ipotizzato avesse l'avallo della Regione Liguria, ente che legifera in tema di traposto pubblico locale, il sindaco ha risposto: "Con la regione su questo argomento abbiamo già fatto 6-7 riunioni. E' una strada percorribile già intrapresa dalla Regione Abruzzo e che anche a Milano è stata annunciata". La consigliera Valentina Ghio, che proprio oggi ha ricevuto dal sindaco Bucci la delega ai trasporti nell'ambito della riassegnazione delle deleghe, ha chiesto di discutere la questione, prima di portarla al voto del consiglio metropolitano, in un incontro con i sindaci metropolitani, quanto meno quelli azionisti di Atp Spa insieme a Città metropolitana, ovvero Rapallo, Chiavari, Sestri Levante, Lavagna e Santa Margherita Ligure.