Acqua, sì dal consiglio metropolitano al piano degli interventi e alla tariffa 2016-19
Approvata all’unanimità la delibera presentata dal consigliere delegato Enrico Pignone. Quasi 200 milioni di interventi e metodo tariffario che recepisce le linee dell’Autorità nazionale e rispetto al precedente riduce l’aumento dal 6,5 al 5,5%.Quasi 200 milioni di euro (198,633) per nuovi depuratori, dighe, condotte e impianti idrici nel quadriennio 2016-19, nuovo prezziario per le opere che abbatte i costi del 35-40% “aumentando – dice Enrico Pignone - le capacità di investimento sul territorio”, miglioramento della qualità contrattuale con allungamento dell’orario degli sportelli del gestore per il pubblico e installazione di nuovi software, metodo tariffario che recepisce quanto stabilito dall’Autorità nazionale per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) e rispetto al biennio precedente abbassa dal 6,5 al 5,5% gli aumenti, introduzione, superando la disomogeneità precedente, della tariffa a uso comunale e metropolitano (per gli edifici scolastici, gli impianti sportivi, le fontane di ogni Comune) fissata a 30 centesimi di euro per metro cubo, fino al tetto massimo nel territorio metropolitano di 3,5 milioni di metri cubi annui, con tariffa ordinaria, invece, per i consumi eccedenti. Sono i contenuti della delibera approvata oggi all’unanimità dei presenti dal Consiglio metropolitano di Genova, presieduto dal sindaco Marco Doria, su proposta del consigliere delegato Enrico Pignone che, sulla base delle deliberazioni dell’Autorità nazionale, prevede anche l’adeguamento della convenzione fra Città metropolitana e gestore unico (ora IRETI spa per la riorganizzazione interna del gruppo IREN), inserendo un disciplinare tecnico che nel rispetto della normativa AEEGSI e del nuovo codice degli appalti introduce anche possibili penali nel caso in cui il gestore non mantenga gli impegni assunti con la Città metropolitana. L’ente, autorità d’ambito per il servizio idrico integrato nell’ATO Centro-Est (che coincide con il suo territorio) “vuole il coinvolgimento e la partecipazione piena dei Comuni alle scelte” ha detto Marco Doria e per sottolinearlo la delibera votata oggi è stata integrata da Enrico Pignone con un emendamento che “conferma la rappresentanza dei territori attraverso il Comitato Ato per i servizi idrici nella sua composizione attuale.” Gli interventi più consistenti nel 2016-19 riguardano i nuovi sistemi di depurazione di Rapallo e comprensoriale dell’Entella “indispensabili – ricorda Enrico Pignone – anche per uscire dai procedimenti di infrazione avviati dall’Unione Europea”. Per il depuratore di Rapallo il programma prevede 31,750 milioni nel quadriennio, mentre per quello comprensoriale dell’Entella nello stesso periodo sono previsti 22,2 milioni e altri 64,2 nel triennio successivo sino al 2022. Nel periodo 2016-19 sono previsti fra gli altri interventi da 20 milioni per il nuovo impianto del depuratore dell’Area centrale genovese e la realizzazione del fangodotto; 16,3 milioni per l’ammodernamento delle dighe di Badana e Lavezze sui laghi del Gorzente; 6,7 milioni per la costruzione del collettore da Zoagli al depuratore di Chiavari; 3 milioni per le prime tranche dei lavori del collettore da Pieve al nuovo depuratore di Recco; 3,6 milioni per collettore e impianti di depurazione a Torriglia; 2,6 milioni per l’impianto e il sistema collettore del depuratore di Arenzano; 3,082 milioni per il sistema di adduzione e il collettore fognario da Isola del Cantone al depuratore di Ronco; 1,5 milioni per il collettore da Portofino al depuratore di Santa Margherita Ligure e 1,850 milioni per opere di ammodernamento dei depuratori genovesi di Voltri, Pegli, Sestri, Darsena, Valpolcevera, Sturla e Quinto. Dal consigliere delegato Adolfo Olcese “voto favorevole e doveroso riconoscimento al grosso sforzo del collega Pignone e degli uffici per completare al meglio il lavoro, con un netto miglioramento delle ‘regole d’ingaggio’ e dal riscontro positivo a tutte le richieste sulle penalità che mancavano in passato” ma anche “un suggerimento e un’indicazione: ampliare gli spazi di confronto e aggiornamento sui processi in corso con gli amministratori del territorio.”Per la vicesindaco Valentina Ghio “un buon lavoro sotto tutti i punti di vista, apprezzo l’emendamento del collega Pignone per il coinvolgimento pieno dei Comuni su temi così importanti. Dalla conferenza Ato infatti è emersa l’indicazione a fare sistema, dal regolamento e applicazione puntuale della tariffa sociale, alla diversa organizzazione del soggetto gestore che non in ogni parte del territorio lo stesso gestore ha spiegato efficacemente.” Il consigliere delegato Nino Oliveri ha detto “nel merito apprezzo a fondo il lavoro svolto, dal piano degli investimenti allo spinosissimo e complicatissimo nodo del prezziario. C’è un problema di metodo e bene ha fatto Enrico Pignone a convocare l’assemblea dei sindaci e a proporre l’emendamento che ristabilisce la funzione istruttoria e di mediazione del Comitato Ato, le cui proposte hanno sempre avuto largo consenso in sede di approvazione. Sulla tariffa comunale servono approfondimenti, caso per caso, per la sua applicazione perché ci sono anche impianti sportivi e scuole superiori a carattere comprensoriale”. In conclusione Marco Doria ha detto “ esprimo e registro molto apprezzamento per il significativo lavoro dell’ente nell’adeguarsi alle regole nazionali, nel definire il nuovo prezziario, nel porre tutti i Comuni, nel rispetto delle regole, sullo stesso piano. Il nostro impegno passa anche dal rafforzamento della segreteria tecnica dell’Ato e manterremo vivo e costante in ogni modo il rapporto con i Comuni.” .”