Pianificazione, città metropolitana e comuni lavorano insieme
Un atto del sindaco metropolitano Marco Doria su proposta del consigliere delegato Gian Luca Buccilli apre la strada alla cooperazione con i Comuni e le loro Unioni per integrare nella dimensione metropolitana la formazione e revisione dei Puc.Nuove forme di collaborazione e cooperazione fra la Città metropolitana di Genova, i Comuni e le loro Unioni e Associazioni sulla formazione e revisione degli strumenti urbanistici comunali, per integrare e coordinare la pianificazione locale con le scelte e la visione della dimensione metropolitana.Apre la strada a queste intese un atto adottato dal sindaco metropolitano Marco Doria su proposta del consigliere delegato all’urbanistica Gian Luca Buccilli che sviluppa nel campo pianificatorio l’accordo quadro delle collaborazioni istituzionali fra Città metropolitana, Comuni e loro Unioni votato dal Consiglio metropolitano nel dicembre scorso.“La collaborazione della Città metropolitana con una serie di Comuni per i loro strumenti urbanistici – dice Buccilli – ha già realizzato esperienze molto positive che vogliamo estendere, con nuove convenzioni e specifici criteri, a tutti i Comuni del territorio e alle loro Unioni e Associazioni per lavorare insieme, nella reciproca interazione e cooperazione, per meglio coordinare le scelte comunali sugli assetti urbanistici con quelle della pianificazione territoriale generale metropolitana, semplificando e armonizzando gli strumenti in una dimensione condivisa”.La Città metropolitana che al suo interno ha competenze e professionalità specialistiche (come quelle in campo urbanistico e paesaggistico) può, quindi, in coordinamento con i Comuni che lo richiederanno, predisporre gli atti per la formazione o la revisione dei loro strumenti di pianificazione.“E’ un’esigenza importante e molto sentita – dice Gian Luca Buccilli – anche perché nell’ambito metropolitano ci sono strumenti urbanistici locali di tipi anche molto diversi: dai piani generali redatti in passato sulla base delle norme allora vigenti, ai piani urbanistici comunali approvati molto di recente, a quelli che invece hanno più di dieci anni e devono essere sottoposti a revisione. Tutte operazioni alle quali le nostre strutture e professionalità possono dare un apporto importante attraverso le nuove collaborazioni, in convenzione con i Comuni del territorio metropolitano.”Le convenzioni con i Comuni, le Unioni e le Associazioni comunali che aderiranno alla proposta della Città metropolitana indicheranno anche i criteri per la compartecipazione delle risorse necessarie per queste attività, calcolati per i diversi Comuni in base alle caratteristiche e alla complessità dei PUC, alla dimensione demografica di ogni Comune e alla previsione del tempo necessario al gruppo tecnico di lavoro della Città metropolitana per predisporre e redigere gli atti.