Marco doria in alta val polcevera fra bypass stradali, cantieri ferroviari e danni alluvionali
Il Sindaco metropolitano ha compiuto nel pomeriggio una serie di sopralluoghi con i sindaci di Sant’Olcese, Campomorone, Ceranesi, Mignanego e Serra Riccò.Sant’Olcese, Campomorone, Ceranesi, Mignenego e Serra Riccò: il Sindaco metropolitano Marco Doria ha visitato questo pomeriggio i cinque comuni dell’alta Val Polcevera, facendo numerosi sopralluoghi insieme a sindaci e amministratori: in luoghi dove la Città metropolitana ha realizzato importanti e attese opere pubbliche (il ponte di Menesseno); in punti dove esistono situazioni critiche, in particolare per i danni delle recenti alluvioni e in generale per il dissesto idrogeologico; infine in contesti dove opere pubbliche di grande rilievo interferiscono con la viabilità provinciale (l’impatto sulle strade provinciali di Ceranesi e Campomorone del traffico generato dal cantiere del terzo valico ferroviario).A Manesseno, frazione di fondovalle del comune di Sant’Olcese, è in stato avanzato di costruzione e sarà aperto entro pochi mesi il ponte-bypass che libererà il centro abitato dal traffico, in particolare quello pesante legato alla presenza di una grossa azienda. L’opera è stata progettata dalla Provincia di Genova (oggi Città metropolitana), che ne segue i lavori. “E’ un’opera attesa da molti anni – osserva il sindaco di Sant’Olcese Armando Sanna – finanziata con 2,4 milioni di euro dalla Regione e con 600.000 euro dal comune. E’ importante anche perché consentirà di realizzare i marciapiedi a Manesseno”.Il sopralluogo a Campomorone e Ceranesi con i sindaci Paola Guidi e Mauro Vigo ha avuto come fulcro i problemi della viabilità prodotti dal traffico generato dal cantiere per la realizzazione del terzo valico ferroviario, che si trova nella frazione di Isoverde: molto intenso in particolare il movimento di mezzi fra il cantiere vero e proprio e la cava in cui viene conferito lo smarino, ovvero il materiale di risulta degli scavi. “Sentiamo la necessità – ha dichiarato il sindaco di Campomorone Guidi – di una forte collaborazione con la Città metropolitana per risolvere i problemi della viabilità legati non solo al cantiere del terzo valico, ma anche ai problemi causati dalle alluvioni e ai lavori di aziende come Enel e Mediterranea delle Acque”. I sindaci dei due comuni hanno anche manifestato l’esigenza che “venga costruito prima dell’inizio da parte del Cociv dei lavori di ampliamento della strada di Ceranesi un bypass fra le provinciali 4 e 6”.Un fuori programma è stata la visita di Marco Doria al museo delle marionette di Campomorone, a palazzo Balbi, che insieme al museo paleontologico è meta quotidiana di scolaresche e fiore all’occhiello della gestione comunale.A Serra Riccò e Mignanego il Sindaco metropolitano ha effettuato con i sindaci Rosario Amico e Maria Grazia Grondona un sopralluogo al torrente Riccò, che segna il confine tra i due comuni, nel punto in cui è esondato in occasione dell’ultima alluvione. I due comuni, già prima di quell’evento alluvionale, avevano sollecitato la Provincia affinché effettuasse un intervento di rimozione dei detriti alluvionali. Questo intervento è stato approvato ed esiste un finanziamento, ma i due sindaci rilevano la necessità di un ulteriore intervento di risagomatura dell’ansa del torrente, oppure di costruzione di una nuova arginatura.Altro sopralluogo a Mignanego, questa volta al torrente Paveto: anche il questo caso la sindaco ha richiamato l’attenzione di Doria sull’urgenza di rimuovere i detriti alluvionali: “Si tratta – ha rimarcato Grondona – di opere da eseguire con regolarità, la prevenzione delle alluvioni non può che partire da qui, dai comuni a monte della città”.Ancora a Serra Riccò visita alla frazione di Prelo, dove nove famiglie sono state evacuate da un palazzo per il cedimento dell’argine di un torrente, e al cantiere di via Chiocchetti, dove è in corso di ricostruzione un canale per la regimazione delle acque di un piccolo affluente: è uno dei 12 cantieri aperti a Serra Riccò per porre rimedio ai danni delle recenti alluvioni. “La sfida della difesa del territorio – ha affermato il sindaco Amico – si può vincere solo con la collaborazione di tutti gli enti coinvolti, al di là delle singole competenze”.
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