Piano strategico metropolitano, al via 7 incontri partecipativi. doria: “ma è di città metropolitana”
Partirà a Chiavari il 23 novembre il processo di partecipazione che porterà ad approvare il documento di pianificazione fondamentale del nuovo ente: lì sarà scritta la sua azione strategica nei prossimi 5-10 anni. Il sindaco: "Coinvolgeremo Fondazione Labò". Buscaglia e Repetto chiedono un piano di comunicazione. Sette incontri in vari comuni del territorio metropolitano per presentare il Piano strategico metropolitano ma anche per raccogliere da chi vive e opera nel territorio stesso suggestioni utili al miglioramento di questo documento di pianificazione fondamentale della Città metropolitana di Genova, quello che indica gli obiettivi strategici da perseguire nei prossimi 5-10 anni: il percorso di partecipazione del Piano strategico, illustrato ieri pomeriggio in consiglio metropolitano da Valentina Ghio, vicesindaco del nuovo ente istituito il 1 gennaio 2015 e ancora in fase di costruzione, partirà il 23 novembre a Chiavari, per concludersi a Genova l'1 febbraio 2017 dopo altri 5 incontri a Calvari (30 novembre), Torriglia (13 dicembre), Sant'Olcese (10 gennaio), Arenzano (17 gennaio) e Recco (24 gennaio). "Chiameremo a raccolta - ha elencato la Ghio - le comunità locali, il mondo produttivo e del lavoro, le associazioni e anche gli studenti, in particolare quelli dell'ultimo anno delle superiori, perché riteniamo che il punto di vista dei giovani, spesso trascurato, sia indispensabile per costruire la città che saranno loro un domani ad abitare". Un chiarimento sul metodo di costruzione del Piano strategico è poi arrivato dal sindaco metropolitano Marco Doria, che ha replicato alla sollecitazione proveniente dal consigliere Arnaldo Buscaglia a favorire l'istituzione di un 'comitato promotore della Città metropolitana', ovvero una struttura di supporto alla redazione del Piano strategico formata da soggetti come fondazioni bancarie, Università, Camera di commercio e Confindustria, e a quella del consigliere Gian Luca Buccilli, che, esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dagli uffici della Città metropolitana che hanno costruito l'ossatura del Piano e dichiarando che la governance deve restare saldamente in mano al vertice politico della Città, ha suggerito la costituzione di comitati tecnico-scientifici che collaborino al Piano: "Sono tutte interessanti suggestioni, che si possono valutare e realizzare - ha osservato Doria - ma così come i piani regolatori li fa il comune, il piano strategico metropolitano lo fa la Città metropolitana, che deve esserne la protagonista assoluta. In ogni caso ben vengano tutte le consulenze che si ritengono utili, purché non economicamente onerose. In particolare ho preso contatti con la Fondazione Labò, che si occupa di pianificazione urbanistica, affinché possa collaborare alla stesura del Piano strategico". Il consigliere Buscaglia e la consigliera Laura Repetto, nella discussione seguita all'illustrazione del processo partecipativo del Piano strategico, hanno messo l'accento in particolare sulla necessità di un ricco programma di comunicazione dei contenuti del Piano, ma anche in generale delle attività della Città metropolitana e di quelle dei comuni che ne fanno parte. Buscaglia, a tale proposito, ha reclamato l'adozione di un Piano di comunicazione della Città metropolitana "che permetta di programmare le attività di comunicazione secondo un ordine di priorità". Repetto ha ricordato a tale proposito che la Città metropolitana ha ereditato dalla Provincia "formidabili strutture di comunicazione, anche audiovisiva, che possono essere proficuamente utilizzate per comunicare ciò che fanno la Città metropolitana ma anche i comuni metropolitani"