Il sociale delle meraviglie, a camogli il teatro rinato dai restauri (video di tabloid)
Il programma della Città metropolitana di Genova racconta con immagini e interviste la nuova vita del Sociale che il 30 settembre scorso, a 140 anni esatti dalla fondazione, ha festeggiato la fine dei restauri e il calendario della prima stagione.Il pavimento ligneo della platea sopraelevato rispetto alla soletta, creando tra i due piani una “cassa armonica” per esaltare l'acustica della sala, sostenuta anche dalla speciale curvatura della parete di fondo e dalla nuova copertura - sotto quella antica in legno, integralmente conservata, ma separata dal teatro - che riprende anche i tondi con alcune effigi originali dei grandi maestri della musica. Il Sociale è rinato. Esattamente 140 anni dopo la sua inaugurazione con l'Ernani, il 30 settembre 1876, il teatro di Camogli, voluto da molti lupi di mare della città dei “mille bianchi velieri”, realizzato dall'architetto Salvatore Bruno e splendido fratello quasi gemello del Modena di Sampierdarena, ha festeggiato la fine dei restauri, lunghi, delicati e complessi che fanno finalmente riemergere tutta la sua bellezza. Lo racconta il programma Tabloid della Città metropolitana di Genova con immagini e interviste al responsabile del progetto Nicola Berlucchi, al presidente della Fondazione Teatro Sociale Silvio Ferrari, al consigliere delegato della Città metropolitana e vicesindaco di Recco Gian Luca Buccilli, al sindaco di Camogli Francesco Olivari e alla direttrice artistica del Sociale Maria De Barbieri.Entro novembre arriveranno poltrone e sipario e il 23 dicembre il teatro inaugurerà la sua prima stagione della rinascita con un grande concerto diretto dal maestro Fabio Luisi con l'orchestra, il coro e i solisti dell'Accademia della Scala che eseguiranno le tre Cantate dell'Oratorio di Natale di Bach, primo evento di un ricchissimo programma che attraverserà tutte le festività natalizie e di inizio anno e proseguirà sino a maggio prossimo. A condurre in porto la rotta dei restauri, finanziati in gran parte da Regione e Fondazione Carige, con contributi determinanti dall'ex Provincia ora Città metropolitana, dai Comuni di Camogli e Recco, dalla Fondazione San Paolo, da famiglie e palchettisti camoglini, aziende e privati cittadini, è stata la Fondazione Teatro Sociale presieduta da Silvio Ferrari, con gli interventi affidati alle imprese Sacaim e Lares, su progetto dello studio Berlucchi che ha coordinato un pool multidisciplinare di professionisti.A dare impulso alla Fondazione Teatro Sociale, insieme al Comune di Camogli e ai palchettisti, ci sono stati da subito anche l'ex Provincia, ora Città metropolitana e il Comune di Recco.I lavori sono iniziati nel 2010 e la traversata per far rivivere il teatro è stata segnata anche da lunghe interruzioni dei restauri per difficoltà nell'erogazione dei fondi necessari, ma finalmente superate tutte le difficoltà il Sociale è tornato, dalla facciata monumentale agli interni, un'autentica meraviglia.
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