Città metropolitana, 800 dipendenti, nessun esubero
Pubblicati oggi con una delibera gli elenchi del personale che resta nell’ente, di quello che sarà trasferito in Regione e di quello in ‘comando’ ad altri enti: ogni lavoratore ha una destinazione certa. Ora si apre la fase della riorganizzazione interna su 7 funzioni fondamentali.Tutti gli attuali dipendenti della Città metropolitana di Genova, circa 800 persone, avranno in futuro una collocazione lavorativa certa o nello stesso nuovo ente che ha preso il posto della Provincia, o in Regione Liguria, o in altri enti della pubblica amministrazione. Questa certezza è scritta in un atto amministrativo emanato oggi 31 marzo dalla Città metropolitana, la delibera sull’articolazione della pianta organica del personale, comprendente una serie di elenchi nominativi che prevedono senza ombra di dubbio per ciascun dipendente una destinazione sicura.Gli elenchi sono: quello dei dipendenti che transitano alle dipendenze della Regione Liguria a seguito delle funzioni cosiddette ‘trasferite’; quello dei dipendenti che restano in Città metropolitana; infine quello dei dipendenti ‘comandati’ in altri enti pubblici (il ‘comando’ è un forma di trasferimento volontario). Nessun dipendente è messo in esubero. E’ stata così applicata in modo indolore la norma della legge di stabilità 2015 che impone alle Città metropolitane come Genova il taglio di almeno il 30% dei costi del personale entro il 31 dicembre 2016.“Con questa delibera – osserva Gianluca Buccilli, consigliere delegato al personale e all’organizzazione – arriva positivamente al traguardo, senza l’esubero di un solo dipendente, la più grande operazione di trasferimento di personale mai fatta in Liguria nell’ambito della pubblica amministrazione, un’operazione complessa che abbiamo realizzato negli ultimi tre mesi, in esecuzione di quando disposto dalla legge Del Rio e della legge di stabilità 2015, con un lavoro di squadra che ha coinvolto me in prima persona e la struttura amministrativa della Città metropolitana, in particolare il direttore generale Piero Araldo e il direttore del personale Maurizio Torre, con le persone che con loro collaborano. Rivolgo il mio apprezzamento anche alle organizzazioni sindacali, interlocutori seri che hanno contribuito a questo risultato con un atteggiamento costruttivo e positivo”.La delibera, collegata alla legge regionale che prevede il trasferimento dalla Città metropolitana di quattro funzioni e del relativo personale (difesa del suolo e derivazioni idriche, formazione professionale, turismo, caccia e pesca), è un punto di arrivo ma allo stesso tempo il punto di partenza di un nuovo percorso: quella della riorganizzazione interna dell’ente per renderlo aderente alle funzioni previste dalla legge Del Rio: sono infatti già citate nella delibera le 7 funzioni fondamentali del nuovo ente (ambiente, pianificazione e sviluppo strategico, stazione unica appaltante, sviluppo economico, sviluppo sociale e scuola, trasporti, viabilità) più le funzioni amministrative e quelle di supporto, in cui sono ripartiti i dipendenti rimasti. Nelle prossime settimane e mesi partirà la fase riorganizzativa vera e propria.“La mission dell’ente – chiarisce Buccilli – sarà molto focalizzata sul supporto agli enti locali (Comuni) e alle diverse espressioni dell’economia del territorio. Anche nel processo di riorganizzazione del personale assicureremo il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, come già avvenuto nella fase appena conclusa”.