A carasco pronto il nuovo muro, ma ora il nodo è la scoglina (video di tabloid)
Il reportage del programma della Città metropolitana sulle azioni e i sopralluoghi con i sindaci e i tecnici per affrontare la nuova emergenza frane sulla provinciale 23 a Lorsica.Il nuovo muro a protezione della provinciale 586 a Carasco è pronto. Completato dalla Città metropolitana, che l’ha cofinanziato con la Regione, sul tratto dove nel 2015 la strada tra le valli Fontanabuona, Sturla e Aveto era stata chiusa più volte per le frane e i massi pericolanti. Risolta questa pesante criticità un febbraio piovoso come l’autunno ne ha però aperta un’altra sulla provinciale 23 della Scoglina a Lorsica.
Nelle immagini e nelle interviste del programma Tabloid della Città metropolitana il reportage sui sopralluoghi e le azioni intraprese per affrontare la nuova emergenza. La strada a Lorsica è stata chiusa venerdì 12 febbraio dai tecnici della Città metropolitana subito dopo un’ispezione dei rocciatori che aveva segnalato pericolosi macigni instabili sul versante, deviando il transito sulla provinciale di Verzi. Una misura tempestiva e provvidenziale, perché il giorno dopo sulla strada della Scoglina è precipitato un grosso masso. L’obiettivo iniziale, condiviso nei sopralluoghi dai sindaci di Lorsica, Favale e Cicagna con il consigliere delegato metropolitano Nino Oliveri, prevedeva un intervento d’emergenza immediato per sganciare i materiali pericolanti e riaprire la strada e poi lo studio di una soluzione strutturale. L’impresa incaricata di eliminare massi e ceppi in bilico e i tecnici della Città metropolitana hanno trovato però sulla parete una situazione molto più complessa che ha reso impossibile garantire la sicurezza necessaria a riaprire subito la strada.
La Città metropolitana ha allora organizzato nuovi sopralluoghi con i propri tecnici e un geologo incaricato dal Comune di Lorsica per una diagnosi approfondita e specifica della situazione per stabilire le modalità più adeguate d’intervento.