Strade, ad anas la manutenzione di giovi, turchino, fontanabuona, val d’aveto e cento croci
Sgombero neve, segnaletica, sfalcio, illuminazione e sgombero frane passano dall'ente con sempre meno risorse e personale allo Stato, in attesa che questo diventi proprietario di queste strade. Il consiglio metropolitano di Genova ha approvato ieri una convenzione fra Città metropolitana di Genova, Province di Savona, Imperia e La Spezia, Regione Liguria ed Anas per affidare alla stessa Anas, insieme alle tre Province liguri, la cura di quelle strade ex statali finora gestite dalle ex Province ma che saranno presto riclassificate, ovvero passeranno sotto la competenza appunto di Anas.
L'affidamento ad Anas, e poi maggiormente la riclassificazione quando questa sarà sancita, sgraverà gli enti di area vasta, dai bilanci sempre più magri e dal personale sempre più ridotto, di un compito di manutenzione stradale sempre più difficile da svolgere. Ecco l'elenco delle strade riclassificate che interessano il territorio della Città metropolitana di Genova: n. 456 del Turchinon. 35 dei Giovi n. 225 della Fontanabuona n. 586 della Val d’Aveto n. 523 del Colle di Cento Croci n. 654 della Val di Nure Antonino Oliveri, consigliere della Città metropolitana delegato alla viabilità, ha ricordato ai colleghi consiglieri che la convenzione fa seguito a un protocollo d'intesa, approvato dal consiglio metropolitano di Genova lo scorso 27 aprile, con cui si delegava la Regione a verificare con Anas e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l'ammissibilità della riclassificazione, e che, avendo avuto tale verifica esito positivo, si può ora, in una fase transitoria che precede la riclassificazione vera e propria, stipulare una convenzione per affidare ad Anas la manutenzione ordinaria delle strade interessate: attività di manutenzione invernale (sgombero neve, spargimento sale), cura delle segnaletica orizzontale e verticale, manutenzione del verde (sfalcio, potature, ecc.), manutenzione dei guard rail, ripristino dell'illuminazione e attività di sorveglianza stradale, e, su richiesta della Città metropolitana, anche lo sgombero delle frane e la pulizia delle cunette.
"Fino al perfezionamento del passaggio di proprietà delle strade da Città metropolitana ad Anas - ha precisato però Oliveri - la responsabilità di queste infrastrutture viarie resterà della Città metropolitana in quanto ente proprietario. E resterà in capo al nostro ente anche la manutenzione straordinaria".
L'accordo approvato ieri decorrerà dal momento della firma di tutti gli enti interessati.