Il ricordo di Coreglia Ligure per i deportati ad Auschwitz del campo 52.
A Coreglia Ligure il campo 52 non esiste più, ma la memoria resta nei simboli: dalla lapide sul ponte Don Salini che ricorda l’ultimo viaggio di un gruppo di ebrei, al Monumento all’Uguaglianza opera dello Scultore Berzseneyi Balàzs insieme alla stele con la parola pace in tutte le lingue del mondo nella piazza intitolata a Nella Attias.
Nel campo di concentramento 52 in Fontanabuona, nel territorio di Coreglia Ligure, fino al 8 settembre 1943 vi erano rinchiusi 3.700 prigionieri di guerra inglesi e dei Paesi del Commonwealth catturati nelle campagne d’Africa, poi dopo l’armistizio divenne purtroppo luogo di segregazione degli ebrei perseguitati, catturati a Genova e nel Tigullio e poi inviati a morire nei lager.
Fra loro, con tutta la sua famiglia anche Nella Attias, una bambina di nemmeno sei anni che il 21 gennaio 1944 faceva parte di un gruppo di 29 persone e che il Maresciallo Max Ablinger ha ordinato di far salire su un camion e trasportare a Milano, da dove il 30 gennaio furono caricate sui vagoni piombati di un treno merci al famigerato binario 21, diretto al lager di Auschwitz, dove vennero tutte assassinate il giorno stesso del loro arrivo, il 6 febbraio 1944.
A loro e ai simboli che vogliono ricordarli, enti e istituzioni hanno reso omaggio, con i gonfaloni e corone d’alloro, con un nuovo ulivo messo a dimora in segno di speranza dagli amministratori locali aiutati dai ragazzi del Marsano, poi canzoni, letture e performance delle scuole, gli allievi del Caboto hanno portato un germoglio di Crocus per ogni deportato e gli studenti del Marsano hanno voluto inviare 29 manciate della nostra terra tramite un pacco postale ad Auschwitz, contenitore che ripercorrerà simbolicamente il percorso dei prigionieri di 75 anni fa, questo per trasmettere la memoria di ciò che è stato nei lager dove furono sterminati 6 milioni di ebrei vittime della Shoah.
Lo hanno ricordato il sindaco di Coreglia Elio Cuneo, il consigliere regionale Claudio Muzio, il parroco di Coreglia don Marco Gattorna, Rubens Colombo portavoce del rabbino capo della comunità ebraica di Genova, Giorgio Getto Viarengo a nome del Coordinamento ANPI del Tigullio ed il consigliere metropolitano Roberto Cella, che rivolgendosi a bambini e ragazzi hanno ribadito l'importanza di ricordare ciò che è stato perché non si ripetano mai più quei fatti tragici.
Alla commemorazione ha partecipato anche Massimo Minella autore e protagonista del lavoro teatrale "Campo 52 Storie di crimini e d’amore in tempo di guerra".