Fabrizio barca manda nelle valli genovesi dottorandi di sciencespo da usa argentina india e nigeria
La visita dal 3 al 6 marzo, con supporto della Città metropolitana di Genova, nell’ambito del progetto ‘Aree interne’, promosso dall’ex ministro della coesione territoriale e oggi direttore del Mef per sviluppare le aree appenniniche depresse. L’ex ministro della coesione territoriale Fabrizio Barca, oggi responsabile presso il Ministero dell’economia e delle finanze del progetto ‘Aree interne’, finalizzato allo sviluppo dei territori appenninici italiani depressi, ha inviato questa settimana a studiare sul campo l’area interna genovese, quella che fa da progetto pilota e che comprende 16 comuni nelle valli Bisagno, Trebbia, Aveto, Sturla e Graveglia, quattro dottorandi del master in Pubblica amministrazione di Sciences Po, il prestigioso istituto di studi politici parigino dove si sono formati leader del calibro di Hollande, Sarkozy, Chirac, Miterrand, Boutros-Ghali e Simone Veil, e dove lo stesso Barca insegna. I dottorandi, provenienti dai quattro continenti (Usa, Argentina, Nigeria ed India) visiteranno le valli interne genovesi, con varie tappe, da giovedì 3 a domenica 6 marzo, dopo un soggiorno di due giorni a Roma per intervistare presso il Mef i membri del comitato tecnico ‘Aree interne’ (29 febbraio e 1 marzo) e una giornata di incontri istituzionali a Genova presso Regione Liguria, Città metropolitana e Anci (2 marzo).
L’obiettivo finale è fare un report su ‘Aree Interne’ per l’Ocse. L’incontro in Città metropolitana è programmato mercoledì 2 marzo alle 14 presso la sede di piazzale Mazzini, dove il consigliere delegato Enrico Pignone e il direttore generale Piero Araldo, insieme al coordinatore dell'area prototipale genovese Margherita Asquasciati, sindaco di Fontanigorda, illustreranno il ruolo che l'Ente ha nella strategia d'area di ‘Aree interne’. In seguito al focus group tenutosi a Fontanigorda il 9 giugno scorso è infatti proseguita l’elaborazione della strategia dell’area prototipale ligure ‘Valli dell’Antola e del Tigullio’, che, sulla base anche di un intenso percorso di partecipazione per approfondire le varie azioni da attuare per lo sviluppo socio-economico dell’area nei tre ambiti 'sanità’, ‘trasporti’ e ‘istruzione’, dovrà infine sfociare nella stipula di un ‘Accordo di programma quadro’. Questo atto segnerà la fine della fase di progettazione e aprirà la fase dell’azione.
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