Terzo valico, case dell’acqua e refezione scolastica: viaggio a campomorone (video di tabloid)
Paola Guidi, sindaco del comune della Val Polcevera, ci accompagna nelle frazioni del paese per mostrare novità e problemi. Campomorone, circa 7.000 abitanti in Val Polcevera, è un comune composto di tante frazioni (fra le altre Isoverde, Gaiazza, Cravasco, Langasco, Pietralvezzara, San Martino di Paravanico) per metà rurale e per metà di antica industrializzazione.
Dall'elegante palazzo Balbi, sede del Municipio, il sindaco Paola Guidi amministra un territorio variegato, che negli ultimi anni deve anche fare i conti con il cantiere del Terzo Valico ferroviario, che il consorzio Cociv ha aperto in una zona disabitata fra le frazioni di Cravasco e Isoverde, lungo la strada provinciale n. 6. Il cantiere, che di per se stesso ha un impatto non forte sul territorio, visto che è in una zona di antiche cave, ha lo scopo di costruire un tunnel di 1.400 metri che condurrà al cosiddetto 'camerone', da cui partirà il grande scavo per realizzare la lunga galleria di valico appenninica fra Gavi e la Val Polcevera, opera centrale della linea ad alta capacità fra la Padania e il porto di Genova. La provinciale n. 6 che come detto raggiunge il cantiere del Terzo Valico è oggetto di diversi interventi realizzati a proprie spese dalla stessa Cociv, per portare al cantiere le potenti condotte elettriche necessarie all'attività dei mezzi, ma anche per ampliare la carreggiata a valle o a monte, a beneficio certamente dei mezzi d'opera che transitano sulla strada ma, visto che questi mezzi non sono poi così tanti, a beneficio soprattutto degli abitanti di Campomorone.
Scendendo dal cantiere Cociv alla sottostante frazione di Isoverde, troviamo, all’ingresso della scuola elementare De Amicis, la casa dell’acqua appena inaugurata dal comune, che si affianca a quella creata già da tempo nella piazza centrale di Campomorone, davanti al Municipio, usatissima a qualsiasi ora del giorno. La casetta di Isoverde, come quella in centro paese, eroga acqua dell'acquedotto comunale, controllata, filtrata, refrigerata e, per chi lo desidera, gassata, al modesto costo di 5 centesimi al litro.
L'obiettivo è educare i ragazzi della scuola, ma anche la popolazione in generale, a bere acqua sana anziché bevande gassate e colorate che non sono certo ottimali per la salute. L’obiettivo di educazione alla salute dei bambini che ha spinto il comune a creare la casa dell’acqua a Isoverde sta anche alla base della scelta del comune di porre attenzione alla qualità della refezione scolastica. Il nuovo centro di cottura appena realizzato direttamente in paese, nella frazione di Campora, permette di fornire a tutte le scuole di Campomorone (tre elementari, una media e un asilo) pasti più freschi, senza farli arrivare da fuori. Campomorone, però, è anche l’unico comune della Città metropolitana in cui da due anni gli alunni delle scuole possono portare il panino in classe, opzione che nelle ultime settimane ha scatenato un ampio dibattito in tutta Italia e anche a Genova. Sono molte le famiglie che hanno scelto di dare ai figli un pasto preparato in casa, che viene consumato in un locale apposito, adiacente al refettorio, e deve essere tale da non dover essere né riscaldato né tenuto in frigorifero.
Scendendo ancora da Campora al centro del paese, troviamo, proprio accanto alla prima casa dell’acqua, un altro strumento utile alla sicurezza e alla salute dei cittadini, un defibrillatore da utilizzare in caso di presunti attacchi di cuore (lo strumento diagnostica anche se si tratta di un vero attacco cardiaco oppure di un falso allarme), al cui uso saranno istruiti tutti i cittadini che lo vorranno, in base a un accordo tra il Comune, la Croce Rossa e la Croce Verde di Isoverde.