Santa margherita, il depuratore che ci invidia anche israele (video di tabloid)
La tecnologia del nuovo depuratore che serve Santa e Portofino è fra le più avanzate al mondo. Sono venuti a prendere appunti non solo da Brasile e Croazia, ma persino da Israele, Pese che normalmente vende soluzioni tecnologiche avanzate al resto del mondo: il depuratore di Santa Margherita Ligure, costruito e gestito da Iren, è considerato il top della tecnologia disponibile non solo in Liguria, ma a livello mondiale.
Idrotigullio, società di Iren, ha preso in mano la partita del depuratore di Santa dieci anni fa, per adeguare l’impianto allora esistente, che aveva solo un trattamento primario, ai livelli tecnologici più avanzati. Non è stato facile, perche il sito è Punta Pedale, nel cuore del Parco e dell’Area Marina Protetta di Portofino, a poche centinaia di metri dall’abbazia della Cervara e a due passi da rinomati hotel e dal celebre Covo di Nord Est.
La quantità di acque reflue che il depuratore può trattare nell’area di Santa Marherita-Portofino è di 36.000 abitanti equivalenti, unità di misura che tiene conto dei residenti, dei turisti stagionali e delle attività produttive, in questa zona soprattutto alberghi e ristoranti. I depuratori sono gli unici impianti industriali che invece di produrre inquinamento ambientale lo riducono, quindi la politica europea e, a cascata, nazionale, regionale e metropolitana è di incentivarne la costruzione e l’aggiornamento tecnologico. A breve, come spiega Enrico Pignone, consigliere delegato all'ambiente della Città metropolitana di Genova, partiranno i lavori per i depuratori di Rapallo e di Recco, poi si dovrà rapidamente decidere dove realizzare il nuovo impianto del Tigullio orientale.