Memoria, i bambini vittime della shoah nel reading “meglio non sapere”
Venerdì 5 febbraio alle 11 nel salone del Consiglio della Città metropolitana a Palazzo Doria Spinola, organizzato dai consiglieri di Parità e curato dall’associazione culturale Società per azioni politiche di donne.Tre bambini deportati ad Auschwitz con le madri nel 1943: le sorelline Tatiana e Andra Bucci e il loro cuginetto Sergio De Simone. Le due bambine riusciranno a sopravvivere al lager e dopo la fine del nazismo e lunghe peregrinazioni per l’Europa nel dicembre 1946, anche se drammaticamente segnate dall’avere attraversato gli abissi del male umano, potranno ricongiungersi alla mamma Mira che non aveva mai smesso di cercarle. Sergio, invece, non tornerà: martoriato negli orrori degli esperimenti dei criminali e folli medici nazisti sui bambini, poco prima della liberazione dell’Europa sarà impiccato e cremato con altri diciannove bambini nel tentativo di cancellare le tracce di uno dei lati più spaventosi dell’indicibile tragedia della Shoah, la persecuzione dei bambini. Sua madre Gisella per continuare a sognare che un giorno il figlio sarebbe tornato preferirà però non sapere e anche quando la verità che i nazisti avevano cercato di nascondere verrà fuori lei continuerà ad aspettare il ritorno di Sergio. Forse è meglio non sapere per attutire il dolore? Non sapere le sofferenze che i propri cari hanno patito nei lager e quale sia stata la loro sorte? E’ meglio sperare che siano ancora vivi piuttosto che accettare la loro morte?Questa storia vera è raccontata dal libro “Meglio non sapere” pubblicato da Laterza e scritto dalla giornalista Titti Marrone che ispira il reading per le scuole superiori dedicato alla Memoria venerdì prossimo, 5 febbraio alle 11, nella sala del Consiglio della Città metropolitana di Genova a Palazzo Doria Spinola, organizzato dalla consigliera di Parità Mariacarla Sbolci con il consigliere supplente Carlo Chiesa e curato dall’associazione culturale Società per azioni politiche di donne che promuove la cultura delle donne, la loro partecipazione e l’incontro fra le generazioni.Nel reading brani da “Meglio non sapere” letti da Antonella Sodini, Ida De Paoli e Lorena Lucattini, foto e immagini a tema.“Ricordare serve per capire – dicono i consiglieri di parità – e con la memoria alimentiamo la nostra consapevolezza per orientarci anche nel presente, affermando valori umani come l’integrazione di ogni persona, senza imposizioni, tutelandone la dignità, il rispetto e l’autonomia.”