Genova, la vision metropolitana dei giovani paesaggisti (video di tabloid)
Gli studenti di architettura del paesaggio dell'Università di Genova hanno realizzato progetti per l'area della fiera del mare, per piazzale Kennedy e piazza Rossetti e per corso Italia. Una città dal disegno urbanistico complessivo, ricca di servizi, sostenibile, verde, ecologica, a misura di cittadino, turisticamente attrattiva. Genova può ancora proiettarsi in questa vision metropolitana, interrompendo la sua inarrestabile caduta verso l’incuria e il degrado? Ci può provare, replicando quanto fatto nel 1992 col progetto di Renzo Piano per il Porto antico, che riaprì alla città l’area chiusa dell’antico scalo genovese trasformandola in una zona turistica e di loisir incentrata sull’Acquario e affacciata sul mare. Oggi, un’altra grande occasione: Genova riceve sempre da Renzo Piano un’altra visione urbanistica, il collegamento tra il Porto Antico e corso Italia attraverso un lungo percorso cicolopedonale affacciato su un nuovo canale. E’ il Blueprint, il progetto che il grande architetto ha donato alla città natale e sul cui impianto generale gli studenti di architettura del paesaggio dell’università di Genova, coordinati da Laura Balletti e Adriana Ghersi, hanno proposto ben 14 varianti, specificamente nella zona della Foce, raccordo cruciale tra l'area della Fiera e corso Italia, dove il progetto di Piano prevede un grande parco sul mare al posto di piazzale Kennedy. Gli studenti hanno immaginato come raccordare senza attraversamenti pedonali il futuro parco con piazza Rossetti, il grande spazio all’interno del quartiere razionalista di Carlo Daneri. Altra porzione del Blueprint su cui gli studenti si sono esercitati è quella della Fiera: alle spalle del padiglione Jean Nouvel hanno progettato un museo di arte contemporanea raccordato attraverso passerelle pedonali a corso Aurelio Saffi, al museo di Villa Croce e al quartiere di Carignano. Terza area di intervento su cui si sono esercitati gli studenti è stata corso Italia, la lunga promenade che collega la Foce con il borgo marinaro di Boccadasse: qui una delle due corsie è stata chiusa al traffico veicolare e trasformata in percorso ciclopedonale, e si è poi riqualificato il litorale rendendo più grandi le spiagge e più piacevole l'approdo al mare. Tutto questo lavoro creativo e progettuale degli studenti è stato presentato dalla Facoltà di Architettura agli amministratori della città, i decisori pubblici che devono immaginare e disegnare la città di domani.