Doria alla cgil-fp: “vigiliamo per tutelare i lavoratori nel passaggio dalla cm alla regione”
Il sindaco di Genova e metropolitano è intervenuto all’incontro organizzato a Palazzo Tursi dalla FP-CGIL con la segretaria generale nazionale Rossana Dettori e dedicato alla situazione e ai nodi della Città Metropolitana.Il richiamo a una società “in disfacimento”, a un sistema che senza “un cambiamento assolutamente rapido rischia il precipizio” e “all’imbarbarimento della politica” (al quale, però, dice Marco Doria “personalmente non credo di contribuire”) ha aperto l’intervento del sindaco di Genova e metropolitano all’incontro sulla situazione e i nodi della Città Metropolitana organizzato dalla FP-CGIL con la segretaria generale nazionale Rossana Dettori, il segretario provinciale Corrado Cavanna e molti rappresentanti e delegati del personale degli enti locali del territorioMarco Doria dice con chiarezza “il lavoro pubblico va difeso assolutamente” però di fronte “ad attacchi così forti al pubblico impiego che hanno ispiratori ben precisi, ma a volte incontrano anche il senso comune di molte persone, dovremmo chiederci se in qualche caso, in alcuni segmenti, non ci sia anche una caduta dell’etica del lavoro.” Per il sindaco la legge Del Rio (che ha istituito le Città Metropolitane e riorganizzato le Province) “complessivamente è positiva e accettabile ed era attesa, ma è verissimo che il modo in cui viene attuata è confuso, approssimativo e dettato soprattutto dall’esigenza di risparmiare denaro, il che è troppo poco e fuorviante rispetto ad una trasformazione istituzionale".Tempi e modalità “non li abbiamo dettati noi – sottolinea Doria – ma cerchiamo di presidiare con coerenza ogni fase di questo processo” e il sindaco ne fissa la priorità: “fare in modo che la Regione d’intesa con gli altri Enti giunga a una ragionevole definizione delle funzioni di cui può legittimamente riappriarsi, che non sono quelle fondamentali ereditate dalla Provincia, né quelle nuove attribuite dalla legge alla Città Metropolitana, che vogliamo difendere e valorizzare per poterle svolgere al meglio, ma quelle che la Regione aveva in passato delegato alla Provincia".Il percorso “è delicato e complesso - dice Marco Doria – e noi cercheremo di presidiarlo insieme alle organizzazioni sindacali perché nel passaggio di queste funzioni tutto il personale che le svolge sia trasferito alla Regione e sia collocato nel modo più chiaro, trasparente e tutelato per l’occupazione”. Così come devono essere “governate al meglio” altre eventuali dinamiche di mobilità tra amministrazioni “perché sono un tema reale nel quadro della trasformazione e riorganizzazione della Città Metropolitana che dobbiamo saper gestire nel miglior modo possibile nell’interesse dei servizi, dei cittadini e dei lavoratori".Ineludibile per il sindaco Doria anche il tema delle risorse: “è vero, come è stato detto da Corrado Cavanna che ci sono casi in cui possono essere mal impiegate, ma la loro riduzione è oggettiva e inevitabile sotto la fortissima pressione di un indebitamento figlio delle politiche degli anni ottanta e che scaricano sui giovani i problemi di chi li ha preceduti.” E’ fondamentale perciò “la corretta e razionale distribuzione delle scarse risorse: nel Comune di Genova, per esempio abbiamo tagliato le consulenze, le spese per i dirigenti e contenuto ulteriormente i costi della politica, presidiando comunque flussi come quelli per i servizi sociali, con 40-42 milioni all’anno che continueremo a confermare anche per il 2015”. Quelli da affrontare “sono nodi molto spessi, sui quali tutti noi siamo arrivati in ritardo e dobbiamo impegnarci a fare le scelte giuste per governare in modo concreto e attento i processi di trasformazione".
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