Cowspiracy, alla sivori il docufilm sull’impatto dell’industria degli allevamenti sul pianeta
Martedì 10 maggio la proiezione gratuita alle 19, preceduta alle 18 dalla conferenza introduttiva di Enrico Pignone, Denise Filippin e Claudio Pomo e dal reading di Marco Rinaldi. L’evento è organizzato dalla Città metropolitana con Essere Animali.L’allevamento intensivo degli animali è una delle più grandi industrie al mondo e le dimensioni e le conseguenze del suo impatto sull’ambiente e la salute del Pianeta sono impressionanti anche se troppo poco evidenziate. Lo denuncia il docufilm indipendente Cowspiracy: The Sustainability Secret prodotto e diretto da Kip Andersen e Keegan Kuhn e proiettato martedì 10 maggio al cinema Sivori di salita Santa Caterina nel corso di un evento organizzato dalla Città metropolitana di Genova con l’associazione Essere Animali che ha messo a disposizione il filmato per questo appuntamento a ingresso gratuito.Gli autori di Cowspiracy, cofinanziato collettivamente con il crowdfunding su IndieGoGo e da Leonardo di Caprio che lo ha fatto approdare su Netflix sottolineano fra l’altro, con dati delle Nazioni Unite, che non solo i combustibili fossili sono fonti del riscaldamento globale ma anche gli allevamenti industriali: il metano emesso dagli animali corrisponde infatti a una percentuale di gas serra superiore a quella imputabile a tutto il sistema dei trasporti (auto, camion, moto, navi, aerei, treni): rispettivamente il 18 e il 13%.E se la controversa tecnica della fratturazione idrica per la ricerca del gas naturale consuma una quantità incredibile d’acqua, 100 miliardi di galloni all’anno negli USA (un gallone è pari 3,78 litri), gli allevamenti di animali consumano addirittura 34 trilioni di galloni d’acqua all’anno sostengono i dati di Cowspiracy che investiga anche le politiche delle organizzazioni ambientaliste sulle questioni aperte dagli allevamenti industriali.La proiezione delle 19, in lingua originale con sottotitoli in italiano, sarà preceduta alle 18 dal reading dell’attore, narratore e comico Marco Rinaldi, popolarissimo a Genova nei Soggetti Smarriti e come poliedrico autore di testi e pubblicazioni che porta in scena a teatro e dalla conferenza introduttiva di Enrico Pignone, consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana di Genova, Denise Filippin, biologa nutrizionista vegetariana e vegana specializzata in dietologia e nutrizione umana che ha curato anche numerosi studi su inquinamento ambientale e tossicità e Claudio Pomo, responsabile per le campagne dell’associazione no-profit Essere Animali che promuove il cambiamento culturale, sociale e politico per superare ogni sfruttamento degli animali. “Uno stile di vita davvero sostenibile per l’ambiente e la salute del nostro Pianeta – dice Enrico Pignone - non può assolutamente ignorare il pesantissimo impatto degli allevamenti intensivi nella catena dell’industria animale: gli impressionanti dati riportati da Cowspiracy dicono che questa industria ha un ruolo purtroppo determinante nel riscaldamento globale e quindi negli sconvolgimenti climatici che provocano anche devastanti problemi idrogeologici, senza dimenticare l’incredibile consumo delle risorse idriche per gli allevamenti e le deforestazioni selvagge per fare spazio alle coltivazioni intensive che nutrono gli animali.”Per Claudio Pomo "dietro al problema di sostenibilità ambientale causato dall'allevamento c'è anche un altro dilemma: la sofferenza degli animali. Oggi quelli da allevamento sono considerati alla stregua di oggetti prodotti in fabbrica e il segreto per fare massimo profitto è stiparli nel minor spazio e farli ingrassare o riprodurre nel minor tempo possibile. Un dilemma su cui quanto prima tutti dovremo interrogarci, anche per gli effetti su ambiente e salute dell'attuale alimentazione".E sul modello alimentare punta l’attenzione anche Denise Filippin “perché quello che si è affermato dal dopoguerra a oggi ha visto crescere costantemente il consumo di prodotti animali, i cibi tradizionali come cereali integrali, legumi, verdure, frutta fresca e secca sono quasi spariti dalle nostre tavole. Ciò ha causato un impatto negativo anche sulla salute della popolazione e patologie chiamate non per caso ‘malattie del benessere’ come diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, tumori sono molto diffuse e colpiscono anche i più giovani "
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