Città metropolitana: marco doria fra tesori e problemi della val d’aveto con sindaci e amministratori locali
Lungo incontro del sindaco metropolitano con i colleghi dei Comuni di Santo Stefano e Rezzoaglio Maria Antonietta Cella e Daniele Mareschi che gli hanno poi fatto da guida nella visita alla vallata e ai suoi scenari naturali. Dalla seggiovia che sale a 1.600 metri di quota panoramica di Prato della Cipolla alla verdissima foresta del Penna con le ex casermette che si trasformeranno in rifugio del parco, al limpido lago glaciale delle Lame, scambiando battute sulla riva con i pescatori di trote, ma anche un lungo e approfondito incontro a Santo Stefano, nella sede comunale e dell’Unione dei Comuni di Rezzoaglio e Santo Stefano, con gli amministratori locali della vallata per confrontarsi sulla realtà della Città metropolitana e le sue nuove funzioni e su problemi e soluzioni per una vallata “dove la qualità della vita è molto alta – hanno detto i sindaci Maria Antonietta Cella di Santo Stefano e Daniele Mareschi di Rezzoaglio – ma i disagi non mancano” hanno scandito la visita in Val d’Aveto del sindaco metropolitano Marco Doria che sintetizza “è stata una giornata molto bella e importante per dialogare e conoscerci meglio con gli amministratori di questa valle, davvero magnifica in tutti i suoi scenari.” Una valle molto estesa, al confine della montagna ligure con l’Emilia, che ha più di 150 chilometri quadrati di boschi, ma 10 abitanti per chilometro quadrato, frammentati in tante frazioni che a Rezzoaglio sono addirittura 56, un fiume come l’Aveto, riconosciuto in tutta Italia come migliore area per la pesca a mosca, un turismo che non è solo estivo, ma ama la neve con i suoi impianti di risalita, attività agricole non su vasta scala, ma presidio prezioso per mantenere più viva la valle. Però, hanno ricordato i sindaci a Marco Doria “se la Città metropolitana continua a “far funzionare molto bene, pur tra le difficoltà” spazzaneve e turbine per gli sgomberi invernali, i tagli della spending review “mettono a rischio le manutenzioni delle strade provinciali dove invece interventi, ordinari, come le riasfaltature che mancano, potrebbero invece evitare nel prossimo futuro più gravose manutenzioni straordinarie”. Il collegamento con la costa è lungo e faticoso, “per i ragazzi che studiano a Chiavari fra andata e ritorno servono più di tre ore di viaggio” e per questo, fra i molti temi della giornata, come i trasporti, i rifiuti, la difesa del suolo, le tariffe idriche troppo pesanti, dicono gli amministratori locali, soprattutto per imprese agricole e commerciali, i sindaci avetani lanciano l’idea di poter aprire “un biennio di scuola superiore in vallata, dove ci sarebbero strutture adeguate”. Marco Doria, che ha risposto punto su punto, sul biennio superiore ha detto “ è un tema che può essere posto nel progetto nazionale per le aree interne, verificando insieme quali siano le priorità di ogni territorio, quali le risorse effettivamente disponibili e come concentrarle”. Per le strade i fondi attuali della Città metropolitana “sono purtroppo pochi – dice il sindaco Doria – e le richieste dei sindaci tante e giustificate, dobbiamo perciò elaborare insieme un elenco delle situazioni per dare la priorità d’intervento alle zone e ai punti più critici. Per questo il rapporto con i sindaci e i territori per noi è assolutamente fondamentale.” E rispetto alla richiesta di Daniele Mareschi e Maria Antonietta Cella di consentire il prelievo di materiali detritici dagli alvei “esclusivamente per uso pubblico, regimando e tenendo in ordine i corsi d’acqua” Marco Doria dice “serve una revisione della normativa attuale sulla rimozione dei detriti finalizzata alla messa in sicurezza del territorio”.