Città metropolitana: marco doria l’ha presentata agli studiosi francesi di gestione pubblica e sviluppo economico
A Palazzo Doria Spinola il sindaco metropolitano e di Genova ha aperto il seminario di alti studi dell’IGPDE (Institut de la gestion publique e du développement économique) con la nuova organizzazione territoriale e l’area metropolitana.Del governo delle aree metropolitane, tema sempre più centrale in Europa anche perchè il 68% della popolazione dell’Unione vive in regioni metropolitane dove si generano oltre due terzi del Pil europeo, ha parlato questa mattina agli studiosi ed esperti dell’, la principale struttura di formazione permanente dei ministeri economici e finanziari francesi e alla presenza del prefetto Fiamma Spena, il sindaco metropolitano e di Genova Marco Doria che ha aperto il seminario di alti studi sullo sviluppo economico a Palazzo Doria Spinola, intervenendo sulla nuova organizzazione territoriale e l’area metropolitana genovese.
“Dopo 25 anni dalla legge 142/90 che ne introduceva il termine nell’ordinamento giuridico italiano, a 14 anni dalla riforma del titolo V della Costituzione e a 5 anni dalla legge sul federalismo fiscale che prevedeva una delega al governo in materia – ha detto Marco Doria – dal primo gennaio la Città Metropolitana di Genova è diventata finalmente realtà. Il suo percorso non è sicuramente stato né facile né veloce, ma non si può negare che il 2014 sia stato l’anno della svolta con la promulgazione della Legge 56/2014, la cosiddetta Del Rio”.
La nuova realtà istituzionale è nata però “in un contesto territoriale e macroeconomico internazionale, nazionale e locale dalle fortissime complessità dovute agli effetti della crisi” che impone agli amministratori “l’urgenza di individuare prospettive di sviluppo e la necessità di coordinare un’azione collettiva dei territori per costruire una governance efficace e partecipata sui processi di sviluppo e l’articolazione delle risorse in una visione condivisa del futuro”.
La Città metropolitana di Genova “in un quadro economico di generale diminuzione delle risorse assegnate” deve affrontare anche “la sfida di svolgere nuove funzioni, individuate e affidatele dalla Legge 56/2014 come la pianificazione territoriale generale, comprese le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture, la strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale metropolitano, la promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale e dei sistemi di informatizzazione e digitalizzazione in ambito metropolitano” senza dimenticare che a queste funzioni “si sommano quelle storiche della Provincia di Genova, come viabilità, edilizia scolastica e tutela dell’ambiente” e in questo “complicatissimo quadro di ridefinizione e riattribuzione di competenze si devono anche sottrarre quattro funzioni già delegate dalla Regione Liguria: turismo, difesa del suolo, formazione professionale, caccia e pesca che dal 1° luglio prossimo torneranno in ambito regionale”.
In questi mesi la Città metropolitana ha affrontato, dice Doria “una situazione di emergenza, dovuta alle criticità derivanti da un quadro normativo nazionale ancora incerto rispetto alle risorse e al personale e continuerà ad affrontarla perseguendo con determinazione la riorganizzazione della struttura sulla base delle funzioni da svolgere, della garanzia degli equilibri economici finanziari e ridisegnando rapidamente processi e funzioni, ridistribuendo all'occorrenza le professionalità di cui l’Ente dispone.”Per il sindaco sono due gli assi portanti della Città metropolitana: “il territorio e i Comuni che la compongono, mantenendo un delicatissimo equilibrio gravitazionale in cui l’unità tra capoluogo, costa ed entroterra sostenga e arricchisca i valori dell’intero territorio, coniugando ambiente, natura ed economia nello sviluppo sostenibile”.
La Città metropolitana, “in cui si deve dare particolare rilievo alla fragilità idrogeologica del territorio e alla necessità prioritaria, anche in carenza di risorse, di difendere dal rischio la popolazione” non è semplicemente la somma di “realtà locali più o meno grandi, ma si propone come nuova dimensione di aggregazione per le comunità, le persone e le attività economiche in una prospettiva unitaria del territorio che lo renda più riconoscibile al suo interno e più attrattivo nei rapporti nazionali ed europei”.E questo progetto di territorio condiviso con i Comuni “ha come priorità – sottolinea Doria - lo sviluppo sostenibile nella dimensione metropolitana, dalla riqualificazione ambientale al sistema delle aree e dei servizi pubblici, dalle infrastrutture alla mobilità, dal rapporto con il sistema portuale e le aree produttive al sistema del verde.”
L’incontro a Palazzo Doria Spinola, che conclude il ciclo di tre giorni di seminari e studi sullo sviluppo economico dell’IGPDE nel capoluogo ligure con istituzioni, mondo economico, produttivo e parti sociali, prosegue nella seconda parte della mattinata sul mercato del lavoro, il nuovo jobs act e le prospettive in Liguria.
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