Alluvione, strade: ancora chiusa la provinciale di semovigo sotto le frane di fango, 60 sensi unici alternati nel levante
Proseguono gli interventi degli uomini della Provincia, in azione dalla mezzanotte scorsa, che hanno riaperto molti tratti, a senso unico alternato, colpiti da frane e allagamenti. Genova, 11 - Un mare di fango e terra che sommerge la carreggiata in più tratti, trascinando a valle alberi e tronchi, sradicati dall'ennesima alluvione, di nuovo tragica e devastante anche per il Levante. Resta chiusa nonostante gli interventi continui delle squadre e dei mezzi meccanici della Provincia la strada di Semovigo (la provinciale 37) in Valle Sturla perchè dal versante scivolano e si abbattono sulla carreggiata sempre nuove masse di terra e fango sciolti dai nubifragi e in più punti la strada è diventata un vero torrente, per le piene dei piccoli rivi che scendono dai pendii. "E' la stessa cosa anche su altre strade - dicono i tecnici provinciali - ma questa è la situazione più pesante. Rimosso il fango con le ruspe ne scende altro e trascina con sè una vera foresta di alberi e piante. L'intervento è molto complesso e faticoso, ma ce la faremo." Gli uomini della Provincia, in azione senza soste dalla mezzanotte scorsa con tutti i mezzi disponibili, hanno lavorato su molte frane e tratti allagati della rete viaria, e al momento rimane chiusa al transito nel levante solo la provinciale di Semovigo, ma i segni dell'alluvione sono evidentissimi nei sessanta sensi unici alternati, per altrettante frane, disseminati sulle strade, dalla provinciale 225 della Fontanabuona alla 26 della Val Graveglia, dalle provinciali 33 e 34 di Cogorno e di San Salvatore, alla 26 bis della Valmogliana diretta al passo del Bocco, alla 32 di Leivi e altre ancora. La furia dell'alluvione che ha colpito il Tigullio e le sue vallate nel corso della serata e della notte scorsa, provocando purtroppo anche due vittime a Leivi, si misura anche nella piena del Lavagna, salito di oltre otto metri sotto il ponte di Comorga sulla provinciale 225, e la violentissima piena dello Sturla ha demolito anche un centinaio di metri d'argine in scogliera sulla sponda sinistra del torrente, subito a monte del nuovo ponte di Carasco.
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