Transizione Digitale
La Città Metropolitana di Genova cura lo sviluppo dei sistemi informativi, l’integrazione delle reti e la digitalizzazione del territorio.
Tra i suoi obiettivi ha quello di rafforzare le applicazioni per l’e-government, l’e-inclusion e l’e-culture, con particolare attenzione alle innovazioni avviabili in diverse realtà del territorio metropolitano per spingere verso una maggior coesione e collaborazione.
La Città Metropolitana di Genova mira a sostenere un processo ampio di innovazione e di crescita della competitività del territorio metropolitano, agendo per rimuovere gli attuali ostacoli e sostenere una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile del territorio metropolitano attraverso le tecnologie digitali, in coerenza anche a quanto delineato a livello europeo e nazionale.
Per l’Agenda Digitale metropolitana, l’Ente utilizza strumenti di innovazione tecnologica in campo ICT volti a migliorare l’accesso digitale di cittadini e imprese ai propri servizi, secondo i paradigmi delle smart-city. Fra questi strumenti, particolare rilevanza hanno le azioni integrate di open data e digitalizzazione delle procedure amministrative. In quest’ottica, Città metropolitana sviluppa infrastrutture tecnologiche che consentano di erogare servizi ‘intelligenti’, interoperabili e integrati, e lavora con un duplice approccio che da una parte potenzi l’offerta di infrastrutture digitali e dall’altra migliori le capacità di utilizzo di tali strumenti da parte dei cittadini, delle imprese e degli stessi dipendenti della Pubblica amministrazione.
In un contesto dove coesistono da una parte le opportunità derivanti dalla presenza di reti e nuove tecnologie di comunicazione efficienti e dall’altra divari di cultura digitale tra diversi contesti regionali e urbani, Città metropolitana rappresenta un soggetto privilegiato per sviluppare soluzioni intelligenti a supporto dei processi di innovazione.
Questo avviene da un lato attraverso la presenza di asset significativi sul piano delle infrastrutture (ad esempio la diffusione della banda larga), dall'altro attraverso la propensione di una più ampia platea di cittadini e city-users a innescare forme di innovazione sociale fondate sullo scambio di informazioni rilevanti per aumentare l’efficienza dei servizi pubblici e valorizzare specifiche risorse locali.