Stanze della duchessa, l’allure di parigi aleggia a palazzo rosso (video di tabloid)
Storia, preziosi arredi e volumi dagli anni parigini della Duchessa di Galliera nelle sale, appena aperte dopo i restauri a Palazzo Rosso. Li racconta con molte immagini e l'intervista al direttore Piero Boccardo il programma della Città metropolitana di Genova.Un angolo di Parigi a Genova, nell'elegantissima e cinquecentesca Strada Nuova, ora via Garibaldi. All'ultimo piano di Palazzo Rosso, infatti, il Museo civico ha aperto altri affascinanti spazi espositivi appena restaurati con il contributo della Compagnia di San Paolo. Arredi, quadri, stoffe, ori, volumi preziosi sono quelli dell'allure degli anni parigini della Duchessa di Galliera, Maria Brignole-Sale De Ferrari, che alla fine della sua vita li destinò al Palazzo genovese dei Brignole-Sale dov'era nata nel 1811. Proprio in quelle stanze, residenza dai suoi genitori, come il direttore dei Musei civici di Strada Nuova, Piero Boccardo, racconta nel video del programma Tabloid della Città metropolitana di Genova.Fra le cinque sale appena aperte al pubblico dopo i restauri una accoglie i ritratti della Duchessa, dei suoi genitori Antonio Brignole-Sale e Artemisia Negrone, del figlio Filippo e della sorella maggiore Luisa che ebbero ruoli determinanti per la donazione di Palazzo Rosso alla città. Seguendo le intenzioni paterne Luisa Brignole Sale, infatti, dispose nel proprio testamento l'apertura al pubblico delle quadrerie e della biblioteca del palazzo che infine la Duchessa di Galliera, insieme al figlio Filippo, donò a Genova nel 1874. Maria Brignole-Sale e il marito, il marchese Raffaele De Ferrari, nel 1854 si erano trasferiti a Parigi, acquistando come residenza l'Hotel Matignon, secondo per bellezza solo all'Eliseo, e di cui ora a Palazzo Rosso si riflettono lo sfarzo e l'eleganza negli arredi che la Duchessa, morta nel 1888, volle lasciare al suo palazzo genovese.Se il salotto scintilla di ori, dipinti, specchiere, stoffe preziose e magnifici mobili come gli stipi con dorature e smalti di Sevres del celebre ebanista Guillaime Grohé e disegnati dall'architetto di Napoleone III, Felix Duban, è altrettanto sontuosa anche la stanza da letto, dalle vetrine angolari al comò, dai vasi giapponesi di fine '700 all'elegante necessaire da viaggio. Poiché l'originale era stato gravemente danneggiato nei bombardamenti della II Guerra mondiale, i restauri hanno ricostruito completamente il letto, con rigore filologico, partendo da una fotografia in bianco e nero e da una cortina di stoffa rimasta intatta che ha fatto da guida per riprodurre la foggia e il colore dei rivestimenti. A Palazzo Rosso la Duchessa di Galliera ha arricchito di altri volumi rari e preziosi anche la grande biblioteca paterna dove troneggia imponente il tavolo a ribalta commissionato a un famoso artista dell'ebano, l'inglese Henry Thomas Peters che visse e lavorò a Genova, e dove sono esposte anche le moltissime onorificenze del nobile Antonio Brignole-Sale, ricevute durante la carriera di ambasciatore reale.
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