Piano metropolitano, domani ne discutono tutti i rappresentanti del territorio genovese
Alle 9.30 nella sala del consiglio della Città metropolitana di Genova il primo dei tre incontri sulla pianificazione territoriale e strategica. Si replica il 10 a Chiavari e il 12 a Torriglia.
Si svolgeranno
- domani a Genova, (ore 9.30, sala del consiglio della Città metropolitana, largo Lanfranco, 1),
- mercoledì 10 a Chiavari (ore 9.30, sala presidenziale della Società Economica) e
- venerdì 12 a Torriglia (ore 10, sede dell’Ente Parco dell’Antola)
tre incontri fra l'amministrazione della Città metropolitana e rappresentanti del territorio (sindaci, associazioni di categoria, ordini professionali, sindacati ecc.) per avviare l’elaborazione del nuovo Piano metropolitano, lo strumento di pianificazione urbanistica di area vasta che disegnerà l'assetto dello stesso territorio da oggi ai prossimi anni.
Una suggestiva visione per il futuro del nostro territorio viene evocata dalla prima delle 10 idee approvate dal consiglio metropolitano di Genova per lanciare il nuovo piano territoriale generale: l’area metropolitana di Genova è la 'porta dell’Europa', per entrare in rete con le altre Città metropolitane italiane ed europee e attuare insieme gli obiettivi della strategia 'Europa 2020' attraverso progetti per uno sviluppo sostenibile, intelligente e solidale.Questa vision ispiratrice del nuovo Piano e le altre idee sono presentate e discusse nel corso dei tre incontri, a cui partecipano non solo i 67 Comuni della Città metropolitana, ma tutti gli Enti territoriali, i rappresentanti nazionali di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), i referenti delle altre Città metropolitane, Confindustria e le altre associazioni di categoria, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, gli ordini professionali, le organizzazioni sindacali.
La pianificazione territoriale della Città metropolitana si fonda su un impegno condiviso e partecipato di tutti i Comuni del territorio, che rafforza il senso di appartenenza collettivo all'ambito metropolitano per un nuovo e più evoluto assetto territoriale, fondato sulla valorizzazione e la tutela del territorio e il suo sviluppo economico e sociale sostenibile. Il nuovo piano metropolitano vuole puntare ad un progetto di territorio unitario e condiviso, dove la sicurezza e la prevenzione del dissesto idrogeologico sono la precondizione per le scelte e per questo intende sviluppare strategie integrate con la pianificazione di bacino. Il piano metropolitano è strettamente connesso con il piano strategico con il quale si intende incentivare la capacità di competere, rafforzando l’innovazione nei sistemi produttivi, come le attività ad alto contenuto tecnologico, di ricerca e sviluppo, la diffusione delle energie rinnovabili, l’accentramento e la qualificazione dei servizi per le imprese, reti e partnership pubblico-private, attività economiche a contenuto sociale, forme di co-working.
Le linee guida per il piano propongono una articolazione in specifici ambiti territoriali omogenei per meglio esprimere la rappresentatività e la concertazione dei Comuni, e per organizzare e gestire funzioni e attività di area vasta nelle zone omogenee, introdotte dalla legge Delrio: la pianificazione territoriale coordinata di livello comunale, servizi telematici per migliorare la funzionalità degli enti locali, sportelli per le imprese, cooperazione con unioni e associazioni dei Comuni in materia di paesaggio, sportelli unici per l’edilizia.
Per valorizzare risorse ambientali ed economiche strategiche, conservare valori fisici e culturali, superare criticità e compromissioni nell'uso e organizzazione del territorio, salvaguardare il suolo in quanto risorsa preziosa e irriproducibile da valorizzare e tramandare, vengono proposti cinque 'sistemi territoriali strategici': corridoio appenninico centrale, sistema policentrico del Polcevera, sistema produttivo orientale, i sistemi delle riviere, i sistemi rurali dell’Appennino. Con gli incontri si dà avvio al processo di formazione del Piano territoriale per la città metropolitana di Genova, che si sviluppa anche attraverso il confronto e la condivisione delle esperienze di pianificazione con le altre città metropolitane italiane. La Città metropolitana partecipa attivamente ad iniziative di rete per l’integrazione delle politiche territoriali a scala nazionale ed europea, anche con l’obiettivo di accedere alle risorse strutturali della Comunità Europea.
Nel pomeriggio del 5 giugno, in continuità con l’incontro del mattino, Confindustria Genova organizza un workshop sulla 'Pianificazione territoriale generale delle città metropolitane' affrontando il tema del ruolo delle città metropolitane come propulsori dell’economia nazionale; al workshop sono invitate le associazioni industriali delle altre città metropolitane, che recentemente hanno stilato il Manifesto delle Città Metropolitane italiane.