Lavoro, casa e sanità: “su queste emergenze più impegno della politica” dice il cardinale bagnasco
L'arcivescovo di Genova e presidente della Cei l'ha detto questa mattina durante lo scambio di auguri “non rituale, ma consuetudine bella” con amministratori e dipendenti della Città metropolitana.Che il 2017 sia “un buon anno, ossia sereno, anche se non possiamo dire senza difficoltà” è l'auspicio espresso dal cardinale arcivescovo di Genova e presidente della Cei Angelo Bagnasco durante lo scambio di auguri con la Città metropolitana (“una consuetudine bella che senza retorica rappresenta un momento di famiglia”) alla presenza dei consiglieri delegati Gian Luca Buccilli, Alfonso Gioia, Adolfo Olcese, Nino Oliveri, del consigliere metropolitano Arnaldo Buscaglia e di molti dipendenti dell'ente.Il cardinale ha lanciato “l'auspicio forte, come incoraggiamento costruttivo affinché il mondo politico raddoppi l'impegno sul lavoro, la casa, la sanità” tre emergenze che, ha detto, purtroppo scandiscono profondamente le gravissime difficoltà di questa lunga crisi. “Con l'emergenza lavoro, la prima e fondamentale a cui rispondere, c'è anche quella abitativa, altro problema molto grave come l'emergenza sanitaria perché purtroppo molta gente sempre più spesso non riesce più a curarsi.” La Chiesa “cerca di fare del suo meglio per quanto possibile e nel 2016 ha fornito nelle mense legate alle comunità cristiane quasi 500.000 pasti” alle persone più bisognose. Ci sono anche segnali positivi “nel settore dell'industria e del lavoro e ci aiutano a non scoraggiarci assolutamente, però poche rondini non fanno primavera e realisticamente la situazione generale resta estremamente precaria.” Da qui l'auspicio a un impegno più forte del mondo politico “sul lavoro soprattutto, e sulla casa e la sanità”. Le difficoltà congiunturali hanno prodotto “effetti gravissimi sul lavoro in tutto il mondo e provengono in gran parte da quel cambio d'epoca chiamato globalizzazione. La risposta o i tentativi di risposta devono essere però spogliarsi del lavoro e delle nostre industrie e impianti lavorativi, spacchettando e vendendo? Non è questa la strada, o almeno non è l'unica.” Il mondo politico, dunque, deve esprimere “un impegno più incisivo, come le emergenze di questa situazione richiedono”.Il cardinale Bagnasco ha anche auspicato che “Genova ritorni a parlarsi. La nostra è una città splendida, che noi genovesi conosciamo e apprezziamo troppo poco, anche se il turismo cresce ed è un buon segnale e un grande riconoscimento alla bellezza di Genova. Le sorti della città, per la sua collocazione che ne fa un nodo cruciale, sono quelle dell'Italia intera e Genova deve far capire la sua importanza decisiva a livello nazionale”. Per riuscirci “vanno superate le divisioni e le conflittualità endemiche che fanno affondare la società e la città. L'incapacità di andare d'accordo su alcuni progetti importanti rischia di farla considerare inaffidabile e quindi non meritevole di attenzione a livello nazionale.” Avere invece “una nuova consapevolezza e una nuova prospettiva da perseguire nel dialogo aiuta tutti quanti a uscire dagli steccati. Parlarsi anche nella diversità, infatti, è la via maestra per la salvezza e il rilancio di Genova e in questo senso siamo pronti al dialogo vero quando sgombriamo il cuore e la mente dalla volontà di affermare solo noi stessi.”A nome della Città metropolitana Gian Luca Buccilli ha espresso al cardinale Bagnasco “la forte gratitudine e il ringraziamento per questa visita. Il 29 giugno scorso, in occasione del suo cinquantesimo di ordinazione sacerdotale, il sindaco metropolitano Marco Doria le aveva inviato una nota di saluto e riconoscimento in cui indicava anche alcuni impegni che ci accomunano, come la tutela del lavoro e le scelte a sostegno di coloro che sono più fragili, perché non rimangano indietro. E per questo ente restano impegni costanti.” Buccilli nel ricordare che il 2017 “coinciderà con la fine del mandato amministrativo per la Città metropolitana” ha riassunto le linee operative dei primi anni del nuovo ente. “Abbiamo profuso le migliori energie – ha detto – nella riorganizzazione, mantenendo l'equilibrio economico e finanziario, l'obiettivo di non ridurre il perimetro occupazionale e la qualità e quantità dei servizi, anche in situazioni di forte difficoltà, come il trasporto pubblico locale, dove anche grazie alla generosità dell'impegno e all'intelligenza di alcuni di noi si sono raggiunte soluzioni positive. E la Città metropolitana approverà presto anche il suo primo piano strategico, motore di sviluppo per tutta la comunità del territorio.”
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