La fiera e l’adesione al comitato verità per regeni il 29 in consiglio metropolitano
Il sindaco Marco Doria ha convocato la seduta martedì prossimo alle 16.30 nel salone consiliare di Palazzo Doria Spinola. La messa in liquidazione volontaria della Fiera di Genova S.p.A. apre l’ordine del giorno del Consiglio metropolitano di Genova convocato dal sindaco Marco Doria martedì prossimo, 29 marzo, alle 16.30 nel salone consiliare di Palazzo Doria Spinola (largo Eros Lanfranco).
Approvare la procedura straordinaria di liquidazione volontaria della società Fiera di Genova, dando mandato al sindaco o suo delegato di partecipare all’assemblea straordinaria della Fiera per deliberare l’avvio della procedura di messa in liquidazione e gli adempimenti connessi è la proposta dell’atto presentato dal sindaco Doria che sarà discusso e votato dal Consiglio.La delibera formula anche specifici indirizzi della Città metropolitana (attualmente socio al 19,95% della Fiera) per garantire durante il periodo di liquidazione la continuità della “sinergia operativa tra Fiera e Porto Antico” per proseguire gli eventi in programma “in particolare Salone Nautico ed Euroflora a tutela del business congressuale – fieristico e del settore della nautica” e affinché il processo di mobilità del personale della Fiera “si concluda con una proposta di ricollocazione tramite procedure di mobilità interaziendale in società partecipate dai soci di Fiera” tenendo conto dei “piani di fabbisogno” presentati dalle stesse partecipate.Nella stessa seduta il sindaco Doria presenterà anche la delibera che propone l’adesione al Comitato Verità per Giulio Regeni, il ricercatore dottorando italiano torturato e barbaramente ucciso in Egitto.
Fare piena luce sulla morte del giovane ricercatore aderendo alla campagna di sensibilizzazione promossa da Amnesty International, esponendo sulla sede della Città metropolitana uno striscione che chiede “Verità per Giulio Regeni” è l’obiettivo della delibera che sarà poi trasmessa ai Presidenti della Repubblica, del Consiglio dei ministri, del Senato e della Camera, al Presidente della Corte Costituzionale e all’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri con la richiesta di “agire con determinazione affinché la verità sull’assassinio di Giulio Regeni sia riconosciuta e accertata in modo indipendente.”
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