Industria 4.0, la rivoluzione arriva anche in città metropolitana (video di tabloid)
L'integrazione fra manifattura e reti digitali è già realtà, e il governo ci scommette con un piano da 20 miliardi: Confindustria lo ha spiegato anche alle imprese liguri nel suo road show. Il ruolo degli enti locali. Dove sta andando l’industria, e con essa l’economia e il mondo del lavoro? I primi a doverselo chiedere sono gli imprenditori, chiamati a raccolta regione per regione dalla loro associazione di categoria, Confindustria, per essere aggiornati sulla rivoluzione digitale che sta travolgendo il mondo della produzione industriale. L’incontro ligure si è svolto a San Terenzo di Lerici, e gli imprenditori, grandi e piccoli, sono accorsi numerosi per conoscere nei dettagli il piano Impresa 4.0 varato dal governo, che, come spiegato dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, prevede incentivi per 20 miliardi di euro in 3 anni, e per seguire case history istruttive come quella della genovese Ansaldo Energia, che, istituendo perfino la figura di Cdo (Chief digital officer) ricoperta da Luca Manuelli, ha fatto entrare la rete nei processi produttivi, nella manutenzione e nel customer service delle proprie turbine, integrando totalmente prodotto e servizio. Con impresa 4.0 si intende da una parte l’impresa manifatturiera che rivoluziona i processi produttivi attraverso le tecnologie digitali, e dall’altra l’azienda tecnologica specializzata che svolge il ruolo di consulente e di fornitore per la prima impresa. E’ proprio in questo campo che in Città metropolitana esiste un vero distretto industriale: sono infatti oltre 400 le aziende attive in questa industry sul territorio metropolitano genovese, secondo un'indagine citata da Fabrizio Ferrari, vicepresidente di Confindustria Genova con delega alla tecnologia. Per accedere alle facilitazioni fiscali introdotte dal governo nel suo piano Impresa 4.0 le aziende devono certificare i propri processi innovativi, e la certificazione è affidata a società come la genovese Rina Services, che fra l'altro ha una propria controllata attiva proprio nelle tecnologie 4.0. Il cambiamento tecnologico e culturale dell’industria 4.0, definito la quarta rivoluzione industriale, deve rapidamente essere assimilato dalle imprese, se vogliono sopravvivere sul mercato. Lo ha spiegato con chiarezza Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale, dicendo che la rivoluzione riguarda anche le piccole e medie imprese. Ma dominare questo cambiamento, e favorirlo, soprattutto appunto per le pmi, è interesse anche degli enti pubblici, perché imprese competitive garantiscono sviluppo economico e occupazione, e un piccolo significativo ruolo possono averlo anche gli enti locali come Città metropolitana, che ha fra le sue competenze lo sviluppo delle reti digitali: lo ha ricordato Valentina Ghio, vicesindaco metropolitano di Genova con delega allo sviluppo delle reti digitali.