Fiera di genova, liquidare la spa, ricollocare 22 dipendenti (video di tabloid)
La Città metropolitana approva la liquidazione volontaria della società fieristica, partecipata col 19,95%: i lavoratori in esubero saranno assorbiti da società controllate dagli azionisti pubblici. Fiera di Genova Spa, azienda in gravissima crisi partecipata da enti pubblici, fra cui la Città metropolitana con una quota di circa il 20%, va messa al più presto in liquidazione volontaria, perché solo questo strumento, previsto dal codice civile, garantisce di salvare le attività e di ricollocare i lavoratori in esubero. Così ha deciso il consiglio metropolitano votando sì (con la sola eccezione di Gian Piero Pastorino) alla delibera presentata dal sindaco Marco Doria. Il punto di equilibrio economico dell’attività fieristica, ha spiegato il sindaco metropolitano, si stima possa essere raggiunto con un organico ridotto a 14 dipendenti rispetto ai 39 attuali. Dei restanti 25, tolti i 3 che hanno i requisiti per il prepensionamento, 22 sono in esubero e dovranno tutti essere ricollocati, attraverso mobilità interaziendale, in società partecipate dagli enti soci, ovvero Comune di Genova, Regione Liguria, Città metropolitana, Camera di Commercio e Autorità Portuale. Il Sindaco si è fatto carico, per i due enti di cui è a capo, Comune e Città metropolitana, di ricollocarne 12, più della metà, e gli altri soci, ha chiesto, si facciano carico dei restanti 10. Una volta messa Fiera Spa in liquidazione volontaria, occorre spingere al massimo la sinergia operativa tra Fiera e Porto Antico Spa, per la prosecuzione degli eventi in programma, in particolare Salone Nautico ed Euroflora.
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