Città metropolitana: modifiche allo statuto votate all’unanimità dalla conferenza dei sindaci
“Rapporti sempre più stretti e costanti – dice Marco Doria - fra sindaco metropolitano, consiglio e tutti i sindaci del territorio”. Relazione con i territori “imprescindibile per la partenza del nuovo Ente” dice il vicesindaco Valentina Ghio. Genova, 19 - La costituzione di zone del territorio metropolitano omogenee per caratteristiche geografiche, demografiche, storiche, economiche e istituzionali, l’articolazione delle funzioni e prerogative della Conferenza metropolitana (di tutti i sindaci), la definizione dei valori e delle finalità dell’azione della Città metropolitana, sono i temi centrali delle modifiche allo statuto dell’ente votate all’unanimità dei sindaci presenti dalla Conferenza metropolitana presieduta da Marco Doria. “Abbiamo rispettato i tempi previsti – dice il sindaco metropolitano - per questo lavoro, risultato di una discussione approfondita e politicamente molto seria in Consiglio metropolitano e di una interlocuzione costante con i sindaci del territorio”. Per Doria il principio fondante per le modifiche allo Statuto (“che sulla base dell’assetto dell’ente – ha detto - e delle verifiche da compiere strada facendo sulla rispondenza agli obiettivi, potrà essere rivisitato ulteriormente”) è quello di “rapporti sempre più stretti e costanti tra il sindaco metropolitano, il Consiglio e tutti i sindaci del territorio” con una Conferenza metropolitana dove “si discute, si propone e si incide davvero sulle linee di lavoro dell’ente”. Un assetto basato sulle norme, ma anche “sull’impegno concreto a lavorare per garantire davvero il coinvolgimento dei sindaci”. La prima stesura dello Statuto era stata approvata, come richiesto dalla legge, prima del 31 dicembre scorso “ in tempi obbligatoriamente molto ristretti che avevano impedito una completa condivisione e un maggior coinvolgimento su alcuni temi rilevanti per l’ente” ha ricordato la vicesindaco Valentina Ghio che ha coordinato i rapporti con Comuni, associazioni e realtà territoriali sulle modifiche statutarie perché “nella partenza della Città metropolitana – ha detto – il rapporto con i territori è imprescindibile, tenendo anche conto delle difficoltà sulle risorse e sul quadro delle competenze e di un percorso non ancora completamente codificato a livello nazionale”. Soddisfatti per “il buon lavoro fatto nel confronto costruttivo” i sindaci intervenuti (Simone Franceschi di Ronco Scrivia, Rosario Amico di Serra Riccò e Mirko Bardini di Montebruno) Franceschi, tra i più impegnati nei mesi scorsi per un maggior coinvolgimento dei Comuni e dei sindaci, ha detto “quando c’è davvero la volontà si arriva al risultato e spero che da qui inizi il percorso di partecipazione del territorio. Ho apprezzato l’intervento del sindaco Doria, ringrazio Valentina Ghio e il Consiglio metropolitano che ha accolto la nuova formulazione dello Statuto”.
Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?
