Città metropolitana: approvate le linee guida sulla riduzione della spesa del personale
“Dando risposte certe ai lavoratori dell’ente - dice Marco Doria - e sulle esigenze degli equilibri di bilancio la Città Metropolitana dimostra di esserci e di voler funzionare nel miglior modo che le condizioni ci consentano”.I primi obiettivi dell’operazione sono l’equilibrio di bilancio con nuovi tagli per 15 milioni nel 2015 imposti dalla legge di stabilità e fare in modo che la riduzione, stabilita dalla stessa legge, del 30% delle spese per il personale della Città Metropolitana entro la fine del 2016 sia attuata con tutti gli strumenti possibili senza alcun esubero dei lavoratori.“Ne conosciamo il disagio e la tensione e vogliamo dar loro le maggiori e migliori certezze e garanzie” ha detto il sindaco Marco Doria durante il Consiglio Metropolitano che ha approvato a larghissima maggioranza (14 favorevoli e 1 contrario, Gian Piero Pastorino) la delibera sulle linee guida per il personale presentata dal consigliere delegato Gian Luca Buccilli.Il documento fissa il calendario delle scadenze, tassative e di legge, per determinare entro il 1^ marzo prossimo il valore finanziario della nuova dotazione organica (che dovrà essere il 70% di quella attuale) e quantificare finanziariamente, rispetto alle funzioni, gli esuberi di personale e poi entro il 31 marzo determinare l’articolazione della nuova dotazione organica sulle funzioni fondamentali, definire l’elenco del personale della nuova dotazione e gli elenchi del personale coinvolto nelle varie operazioni di riduzione della dotazione organica.In particolare, sulla base del disegno di legge regionale del 29 dicembre scorso, ancora al centro del dibattito istituzionale e sindacale, il personale della Città Metropolitana in servizio sulle funzioni delegate che la Regione riassorbirà (formazione professionale, difesa del suolo, turismo, caccia e pesca) sarà trasferito alla stessa Regione (complessivamente 143 dipendenti, fra cui 7 dirigenti).Questo passaggio ridurrà di 5,8 milioni annui la spesa del personale per la Città Metropolitana che però dovrà contrarre ulteriormente questa voce di spesa per arrivare al 30% in meno imposto dalla legge di stabilità rispetto a quella fotografata all’8 aprile scorso (l’entrata in vigore della legge Del Rio).Per l’ulteriore calo si terrà conto dei pensionamenti (del 2014 e di quelli previsti fino al 2016), delle mobilità da ente a ente già attuate da aprile scorso e della trasformazione in trasferimenti definitivi in altri enti delle quaranta persone “comandate”, oltre a eventuali prepensionamenti pre Fornero, se possibili.Il documento approvato “nel contesto di normative in chiaroscuro, comunque da rispettare – ha detto Marco Doria – è essenziale per la tenuta dei nostri conti e per offrire le massime certezze possibili ai lavoratori che ci chiedono di farli approdare a un porto sicuro.”L’esigenza di “tutela dei dipendenti nella mobilità da posto a posto” è una priorità dice il sindaco metropolitano che riflette anche “sul possibile depauperamento di risorse professionali dei nostri uffici e per le nostre funzioni. “Abbiamo lavorato perché il disegno di legge regionale venisse modificato, in quanto la prima e molto frettolosa stesura non riconosceva il ruolo della Città metropolitana indicato dalla legge Del Rio e abbiamo ottenuto risultati accettabili, è molto cambiato.E’ rimasto lo stesso sulle funzioni delegate dalla Regione che avrebbe potuto autonomamente lasciare alla Città metropolitana oppure, legittimamente anche se discutibilmente, riassumerle come sta avvenendo.” Marco Doria sulle funzioni ha“ricevuto anche una lettera firmata da tutti i dipendenti della difesa del suolo della Città metropolitana che esprime l’opportunità del passaggio alla Regione.Questo passaggio totale, legato al disegno di legge regionale, è appoggiato dalla totalità dei dipendenti del settore. La materia è obiettivamente controversa e aprirà anche dei problemi nell’esercizio della pianificazione territoriale.La Città metropolitana non rallenterà e non sta rallentando alcun percorso, perché ci siamo, vogliamo procedere e mettere punti fermi. Siamo interlocutori pronti e attenti a metterci in condizioni di funzionare.” Dopo la fase dei trasferimenti, dice il sindaco metropolitano, sarà necessaria “una riorganizzazione degli uffici dell’ente, come collocarne le professionalità.Nel secondo semestre di quest’anno avremo un quadro più chiaro e su quella base potremo ricominciare a ripensare l’organico della Città metropolitana e le sue funzioni per rispondere alle esigenze del futuro, mentre ora dobbiamo privilegiare altre necessità primarie.”Per il consigliere delegato Gian Luca Buccilli “il confronto con la Regione sviluppato nell’osservatorio regionale ha dato risultati importanti che però devono condurre a comportamenti conseguenti, perché i trasferimenti di personale in Regione dal 1^ luglio pongono problemi per questi primi sei mesi.Abbiamo coinvolto costantemente le organizzazioni sindacali nel ragionamento, approfondendo ogni tema con tempestività e questo provvedimento restituisce anche un dato di certezza ai lavoratori.” Valutazioni positive sulla delibera sono arrivate anche dai consiglieri Nino Oliveri, Giovanni Vassallo e dal vice sindaco Valentina Ghio.Enrico Pignone ha ripreso la riflessione del sindaco Doria sulla necessità di rispondere anche ai rischi di perdita delle competenze professionali per le funzioni della Città metropolitana e Gian Piero Pastorino (che ha votato contro la delibera) ha chiesto anche di ascoltare in Consiglio i lavoratori.