Città metropolitana,“nessuna idea di costruire un biodigestore a isola” dice pignone
Il consigliere delegato all’ambiente ha risposto in Consiglio metropolitano a un’interpellanza di Laura Repetto e Nino Oliveri sul progetto di un impianto di questo tipo nel Comune della Valle Scrivia.Forse un impianto di compostaggio, a basso impatto ambientale e che movimenti pochi mezzi sì, ma “non c’è nessuna idea di costruire un biodigestore a Isola del Cantone.” Lo ha detto in Consiglio metropolitano Enrico Pignone, consigliere delegato all’ambiente rispondendo a un’interpellanza di Laura Repetto e Nino Oliveri sul progetto di realizzare un biodigestore nel Comune della Valle Scrivia.“Da notizie di stampa - hanno detto i due consiglieri - abbiamo appreso che la ditta Energa srl ha presentato alla Regione un progetto per un biodigestore a Isola del Cantone, in grado di ricevere sino a 90 tonnellate di rifiuti al giorno per produrre biogas e che il progetto sarebbe in fase di esame negli uffici regionali per ottenere l’autorizzazione quale impianto per la produzione di energia rinnovabile.” Contraria al progetto “l’amministrazione comunale che si è rifiutata di procedere alla variante del piano regolatore” e un comitato di cittadini perché l’area individuata per il biodigestore è “un terrazzo fluviale a rischio idrogeologico, fra la strada provinciale, la ferrovia, lo Scrivia e le frazioni di Mereta e Prarolo, con rischi di inquinamento ambientale dalla movimentazione di molti mezzi su quel tratto di viabilità provinciale.” Considerato che compete alla Città metropolitana la strutturazione e l’organizzazione del servizio dei rifiuti sul territorio gli interpellanti hanno chiesto se l’ente sia stato “formalmente messo a conoscenza del progetto, se siano stati chiesti pareri in merito, quale posizione intenda assumere e con quali tempi e modalità sarà elaborato il piano metropolitano dei rifiuti.” Enrico Pignone ha chiarito che l’autorizzazione unica degli impianti per energia elettrica da fonti rinnovabili “compete alla Città metropolitana e se il progetto va sottoposto a valutazione d’impatto ambientale/screening regionale, sino alla decisione della Regione la nostra procedura autorizzativa rimane sospesa. Solo in caso di valutazioni positive della Regione la Città metropolitana dovrebbe poi convocare la conferenza dei servizi sul rilascio dell’autorizzazione. Riguardo al progetto del biodigestore la Città metropolitana ha ricevuto dalla società Energa nel luglio e agosto 2014 la documentazione e la domanda per l’autorizzazione a un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da biogas a Isola del Cantone. Il progetto è stato sottoposto a valutazione ambientale/screening regionale, non ancora conclusa, e la Città metropolitana ha perciò subito sospeso ogni procedura in merito.” L’ente però ha competenza diretta sul piano metropolitano dei rifiuti. “Lo condivideremo strada facendo per approvarlo entro marzo 2016 – dice Pignone - e considerata anche la nostra verifica sui bisogni del territorio, non c’è alcuna idea prestabilita che in quell’area sia necessario un biodigestore. Posso invece immaginare altre ipotesi, come un impianto di compostaggio, con minimo impatto e minima movimentazione di mezzi, ma ripeto non c’è nessuna idea di costruire un biodigestore a Isola del Cantone.” Soddisfatti della risposta Laura Repetto e Nino Oliveri.
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