Centri per l’impiego inutili? olcese e buccilli: “no, ma certe affermazioni portano fortuna: grazie ai cpi 63 under 30 sono appena stati assunti a genova da kfc”
Una grossa operazione di matching lavoratori-azienda svolta dai Cpi della Città metropolitana per una multinazionale Usa della ristorazione che ha appena aperto alla Fiumara (e 52 su 63 hanno i requisiti per i benefici di ‘Garanzia Giovani’) conferma per l’ennesima volta la qualità e l’expertise dei professionisti pubblici del mercato del lavoro.
“Centri per l’impiego inutili, che servono solo a dare un posto a chi ci lavora?
Ovviamente no, anzi certe affermazioni portano fortuna, per esempio a 63 giovani under 30 che questa settimana sono stati assunti a Genova, grazie a una complessa selezione svolta dai Cpi per conto dell’azienda, dal colosso Usa della ristorazione fast food Kentucky Fried Chicken (Kfc)”. Lo afferma Adolfo Olcese, consigliere delegato alle politiche del lavoro della Città metropolitana di Genova, che gestisce i Cpi in attesa della transizione allo Stato attraverso la Regione. “Questa case history positiva – sottolinea Olcese – è solo una fra le tante che smentiscono clamorosamente, facts&figures, dati e cifre, la narrazione politico-mediatica per me non condivisibile sulla scarsa utilità dei Cpi: Kfc, per sbarcare a Genova-Fiumara con un nuovo grande fast food, ha affidato la selezione di 63 lavoratori sui 70 complessivamente assunti, tutti under 30, ai Cpi della Città metropolitana (in particolare a quello del Medio Ponente che ha sede nella vicina villa Bombrini a Cornigliano), i quali con la propria consolidata e riconosciuta expertise professionale non solo hanno realizzato un processo di matching azienda-lavoratori veloce ed efficace, ma hanno anche svolto per conto di Kfc la profilazione dei 63 neo-assunti necessaria a far ottenere all’azienda stessa i bonus assunzionali previsti da ‘Garanzia Giovani’: e sono 52 su 63 i lavoratori che rientrano nei requisiti della ‘Garanzia'’’.
“E’stato un grosso lavoro – conferma Giovanni Daniele, dirigente della Città metropolitana a cui fanno capo i Cpi –, un lavoro che svolgiamo abitualmente per un gran numero di aziende del territorio metropolitano genovese e che viene da queste molto apprezzato, come conferma l’altissimo tasso di fidelizzazione delle stesse aziende: il 40% di quelle che hanno provato il servizio di matching dei Cpi torna a chiederlo nei 2 anni successivi”.
“Provo disappunto ad ascoltare affermazioni sull’inutilità dei Cpi, specialmente se fatte da chi ha massime responsabilità in Regione – aggiunge Gian Luca Buccilli, consigliere delegato della Città metropolitana al personale –: chi fa certe affermazioni dovrebbe informarsi meglio sull’impatto positivo che il gran lavoro dei Cpi ha sull’occupazione a Genova. Ricordo al presidente della Regione Toti e ai suoi assessori, fra l’altro, che entro la fine del 2015 dovremo rinegoziare l’accordo con cui il personale dei Cpi e di Centro Atene svolgono ‘in avvalimento’ le proprie attività, e do per scontato che il rinnovo dell’accordo avvenga a perimetro occupazionale invariato, ovvero senza ridurre i posti di lavoro neanche di un’unità”. L’operazione Kentucky Fried Chicken-Fiumara è stata solo una delle tante che i Cpi della Città metropolitana svolgono ordinariamente, ma sicuramente fra le più importanti dell’anno: si è svolta da luglio a novembre 2015, in tempo per l’opening, il 30 novembre scorso, dello store genovese di Kfc, quarto locale italiano in franchising di un’azienda che prevede l’apertura in Italia di 100 ristoranti i in cinque anni.
Sull’operazione coi Cpi, esprime apprezzamento Diana Rusconi, licenziataria del nuovo ristorante di Genova Fiumara: “Genova – dichiara l’imprenditrice – è il quarto ristorante che Kfc apre in Italia, dopo Roma, Torino e Chieti. I nostri prodotti sono pensati per tutti ma sono senz’altro i giovani il nostro pubblico più importante e assiduo. Anche per questo il nostro personale è giovane: tutti i neo-assunti nel locale di Genova hanno meno di 30 anni, e la collaborazione con i centri per l’impiego della Città metropolitana è stata fondamentale per svolgere il processo di recruitment al meglio, in modo efficace e in tempi brevi”. Ecco la mole di lavoro che i Centri per l’impiego della Cpi hanno svolto per Kfc: prima la scelta nel grande database dei disoccupati della Città metropolitana di Genova, in base a età e requisiti, di 200 giovani under 30 da invitare a seminari di preselezione; poi la selezione fra i 200 di 140 ragazzi da inviare a colloquio con Kfc (fra l’altro mettendo a disposizione i locali dei Cpi, visto che il negozio della Fiumara era ancora in allestimento); infine, dopo l’individuazione da parte dell’azienda dei 63 giovani da assumere, inizialmente a tempo determinato ma con prospettiva di stabilizzazione, un ulteriore lavoro di circa 120 ore concentrate in 10 giorni, due ore per neo-assunto, per la profilazione di tutti i 63 lavoratori ai fini di far ottenere all’azienda il bonus assunzionale della ‘Garanzia Giovani’, che è stato ottenuto per 52 lavoratori su 63.
I Cpi sono strutture pubbliche (oggi gestite dalle Province e Città metropolitane, in futuro dallo Stato attraverso le Regioni) deputate al collocamento lavorativo dei disoccupati, all’aggiornamento professionale di chi vuole cambiare lavoro e soprattutto al matching fra imprese e lavoratori: almeno per quel che riguarda la Città metropolitana di Genova, come dimostra la positiva case history di Kfc, i compiti sopra descritti vengono svolti da professionisti pubblici con una comprovata e riconosciuta expertise, visto che un’azienda non può permettersi un matching approssimativo. Favorire al meglio l’incontro fra domanda e offerta di lavoro è infatti un compito difficile: da una parte occorre conoscere uno per uno i lavoratori, disoccupati o insoddisfatti del loro attuale lavoro, saperli intervistare e capire, farsi carico delle loro delusioni e speranze e scovare i loro talenti inespressi o dissuaderli da obiettivi velleitari; dall’altra bisogna fornire alle aziende in cerca di lavoratori risposte serie, velici e ed efficaci, trovando in poco tempo il personale giusto per le loro esigenze e offrendo loro tutta l’assistenza amministrativa necessaria nelle pratiche di assunzione.Nata negli Stati Uniti nel 1930, Kentucky Fried Chicken è una grande catena globale di ristoranti che servono pollo, leader del mercato di riferimento: con oltre 19.000 locali in 116 paesi e dà lavoro a 750.000 persone nel mondo. La sua specialità è il pollo fritto preparato con la ricetta originale ideata nel 1940 dal Colonnello Harland Sanders.
Il ristorante genovese, che si trova al primo piano del Centro Divertimenti, a fianco all’ingresso del cinema, ha un’ampiezza di 450 metri quadri con 200 posti a sedere ed è aperto dalle 12 fino all’orario di chiusura del Centro Divertimenti Fiumara. Per il lancio del suo ristorante di Genova, Kfc ha realizzato anche un’iniziativa di unconventional marketing: una caccia al tesoro svoltasi sabato 28 novembre con la partecipazione di oltre 1.200 ragazzi, coinvolti attraverso Facebook e invitati a trovare gli indizi disseminati nell’area del Porto Antico per raggiungere il ‘bucket’, il tipico secchiello in cui viene servito il pollo fritto Kfc: i primi 300 che hanno portato a termine la caccia al tesoro sono arrivati al ristorante la sera dell’opening e lì il loro bucket è stato riempito gratuitamente con un assaggio delle tre specialità di Kfc: Originai Recipe, Hot Wings e Tender.
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