Alluvione, strade: tante chiusure e gravi danni sulle provinciali di genova
Non si contano le frane sulle carreggiate, in corso ovunque possibile gli interventi, ma i nubifragi continuano. Mezzi in azione anche per riaprire i collegamenti per tre frazioni isolate a Torriglia. Alle 12.30 si riunisce il COV in Prefettura. Genova, 10 - La drammatica e devastante alluvione di Genova ha colpito in modo durissimo anche il territorio, dove sono innumerevoli i danni e le criticità sulle strade provinciali e locali mentre i nubifragi continuano a gonfiare i corsi d'acqua. Gli ultimi aggiornamenti del centro operativo viabilità della Provincia, che coordina con il commissario Piero Fossati e i tecnici il controllo della rete e gli interventi, segnalano chiusure sulle provinciali 226 della Valle Scrivia (alla variante di Casella, dove la violenta piena del torrente ha portato via sessanta metri di muro d'argine e nel Comune di Montoggio per la piena di un rio laterale), 62 "Franco Rolandi" a Torriglia per frane, 15 del Brugneto a Conio Aveno nel Comune di Rondanina per cedimento a valle della carreggiata, 21 di Neirone a Roccatagliata per frana, 586 della Val d'Aveto al km. 49,2 nel Comune di Borzonasca per cedimento della carreggiata. Restano chiusi per motivi di sicurezza legati alle piene dei torrenti i ponti di Comorga sulla provinciale 225 a Carasco e di Caperana sulla provinciale 33-dir a Cogorno. "Uomini e mezzi della viabilità sono in azione ovunque i nubifragi sempre in corso permettano di intervenire in condizioni di sicurezza - dice commissario Fossati - per presidiare la rete e ridurre ove possibile i disagi e i danni provocati da questa gravissima alluvione". A Torriglia si lavora per riaprire i primi collegamenti delle tre frazioni di Casaleggio, Cavorsi e Obbi isolate dalle frane sulla provinciale 62 Franco Rolandi. A Casaleggio i mezzi meccanici della Provincia stanno liberando una parte di carreggiata, per il passaggio controllato dei veicoli e cercheranno di fare lo stesso con la frazione di Obbi, bloccata come Casaleggio fra due frane, mentre a Cavorsi la frana è da una parte sola ed è rimasto dall'altra un collegamento verso Laccio. Le frane e gli smottamenti si sono abbattuti anche su molte altre strade, al momento però aperte (o riaperte) a senso unico alternato: sono la provinciale 13 di Creto, nel Comune di Montoggio martoriato dalla furia dello Scrivia, con sensi unici alternati a Tre Fontane e poco prima del bivio con la provinciale 226 della Valle Scrivia, la stessa 226 (che è chiusa in due tratti, sulla variante di Casella con transito sulla viabilità comunale interna, e a Montoggio) per frane diverse nelle località Fornace, Costalunga e Casalino di Montoggio, la 15 del Brugneto a Rondanina dove l'acqua ha aperto una voragine facendo sprofondare oltre la metà della carreggiata, la 225 della Fontanabuona a Moconesi per una frana da monte, la 20 di San Marco d'Urri nella stessa vallata per smottamenti al km. 2, e la 67 del Fasce per una frana nel Comune di Sori. Alle 12.30 il commissario Piero Fossati partecipa con i tecnici alla riunione del Centro operativo viabilità convocato dalla Prefettura con tutti gli enti e le istituzioni.