“serenità, concordia e coraggio” gli auguri del cardinale bagnasco alla città metropolitana e alla comunità
Il cardinale arcivescovo di Genova ha incontrato amministratori e dipendenti della Città metropolitana nello scambio di auguri per il nuovo anno appena iniziato.Ha rivolto un “saluto cordialissimo e affettuoso e la speranza di un anno buono” agli amministratori e dipendenti della Città metropolitana di Genova il cardinale arcivescovo Angelo Bagnasco, questa mattina nella sede dell’ente allo scambio di auguri per il nuovo anno appena iniziato.Un augurio all’insegna della “serenità e del coraggio, nelle famiglie, nel lavoro, nel servizio e nella responsabilità nei confronti degli altri.” Serenità significa per il cardinale “la fiducia per affrontare le difficoltà in modo positivo e propositivo” e il coraggio, ha detto rivolgendosi in particolare agli amministratori pubblici “è quello di cui avete, abbiamo, bisogno come molla in più che motivi e sostenga gli sforzi, senza abbattersi o lamentarsi, ma per reagire alle difficoltà”. Per quelle congiunturali “molti dicono che ci sia qualche segnale positivo, spero sia sempre più vero, ma fino ad ora dal mio osservatorio e da quello delle parrocchie questi segnali, macroeconomici non si vedono nella nostra gente, nelle famiglie, negli anziani, nei giovani.” Le mense della diocesi di Genova nel 2015 hanno servito a chi ha più bisogno 350.000 pasti e “non c’è solo il bisogno materiale, ma anche i sentimenti, le ferite, le umiliazioni di chi si trova in difficoltà e se ne vergogna.”La concordia “a tutti i livelli, dalle istituzioni alla vita spicciola” è un’altra delle parole chiave del cardinale Bagnasco perché “andare d’accordo significa pensare al bene della città e ricordando che l’ottimo può essere nemico del bene bisogna rompere il gioco, il rischio, la trappola che in nome dell’ottimo e del meglio fa rinunciare al bene possibile, di cui c’è bisogno subito.” E Genova, come aveva ricordato nel Te Deum, deve avere “una sola voce per farsi sentire e bussare alle porte giuste, perché basta che le voci siano due per perdere qualunque capacità di interlocuzione.” Genova con il suo territorio, il porto ha “una vocazione naturale, nelle cose, rispetto all’Europa e non deve essere dimenticata da nessuno, ma deve farsi sentire con una voce sola, insistente e concorde”. Il consigliere Roberto Levaggi, ha ringraziato il cardinale “anche a nome del sindaco Marco Doria e di tutti gli amministratori, i dirigenti e il personale per questa visita, con la speranza che sia davvero di buon augurio per la Città metropolitana che ha vissuto un difficilissimo momento di transizione ed è però un ente estremamente importante per la coesione di tutto il territorio, unitamente ai Comuni"."Abbiamo carenze di risorse sui trasporti e la viabilità, ma speriamo che dopo le dure salite del 2015 si possa migliorare e che siano sbloccate risorse nazionali per questo ente, strategico in tutta Europa e in tutto il mondo che ha bisogno di gambe robuste per i bisogni del territorio e dei cittadini.” Fuori Genova il sindaco Doria all’incontro hanno partecipato i consiglieri delegati Gian Luca Buccilli, Alfonso Gioia, Adolfo Olcese e i consiglieri metropolitani Stefano Anzalone, Arnaldo Buscaglia, Roberto Levaggi, Nino Oliveri e Laura Repetto.