oliveti, corsi sul campo per far vivere questo tesoro (Cogorno)
Sviluppare in modo corretto e armonioso l’olivo e la sua produzione e saper riconoscere i sintomi invece, di squilibrio dell’albero che ne possono alterare il rigoglio e il vigore sono stati al centro delle affascinanti lezioni sul campo del professor Gucci, in questo oliveto di Cogorno, durante il corso di potatura organizzato dalla Cooperativa Olivicoltori Sestresi.
RICCARDO GUCCI, Università di Pisa
Chiome a spazzola causate da tagli eccessivi nelle potature sono purtroppo frequenti, dice il professor Gucci mentre la chioma ottimale dell’olivo deve essere ricca di legno giovane e produttivo. Per questo è importante conoscere molto bene anche le differenze fra i diversi tipi di rami della stessa pianta.
RICCARDO GUCCI, docente Università di Pisa
Nel levante se ne prendono molta cura anche i 1675 soci della Cooperativa Olivicoltori sestresi, con sedi a Sestri e Cogorno, che gestiscono 900 ettari di oliveti. Da dodici anni organizzano corsi per conoscere meglio e aggiornarsi sulla cura di questo tesoro, del paesaggio, della produzione dell’olio di qualità e della cultura ligure. A questo corso, organizzato in due fasi, per Sestri Levante, Casarza e Castiglione e per Cogorno Carasco e Ne, hanno partecipato soci ma anche 14 giovani.
NICOLA GANDOLFO, presidente Cooperativa Olivicoltori Sestresi
Per gli oliveti, e per l’olio, il 2014 è però stato un anno tremendo, per le infestazioni della mosca olearia che ha provocato danni enormi alle produzioni. Anche perché senza il freddo invernale è mancata la selezione degli insetti.
NICOLA GANDOLFO, presidente Cooperativa Olivicoltori Sestresi
Però, coraggiosamente, i giovani con la voglia di conoscere, difendere e continuare la tradizione degli oliveti ci sono. Come Federico Rosina.
FEDERICO ROSINA