Val Trebbia, pochi ma uniti (Gorreto)
Una valle ai confini della città metropolitana, ormai quasi spopolata, dove sette comuni tutti insieme non raggiungono la popolazione di 1.500 abitanti, di cui una buona fetta immigrati dall’estero (Romania e Ucraina). E’ l’alta Val Trebbia, bacino del Po in territorio genovese: foreste, aria pulita, un fiume pescoso meta di pescatori da tutta Italia, ma difficoltà per i sindaci ad amministrare il territorio, per la scarsità di mezzi, denaro e personale. Un secolo fa la situazione era molto diversa, e qualcuno spera ancora di tornare a quei tempi floridi.
SERGIO CAPELLI, SINDACO DI GORRETO
Al momento, comunque, si deve fare i conti con la realtà: i sette comuni sono così piccoli che la legge li obbliga ad associarsi in un’unione, che gestisca una decina di funzioni, dall’ufficio tecnico alla protezione civile, dalla raccolta dei rifiuti al catasto, dai tributi al bilancio, passando da polizia municipale, servizi socio-sanitari e trasporto pubblico, che già da tempo sono condivisi.
Non è la prima unione di comuni nella Città metropolitana di Genova, ce ne sono altre 6 che coinvolgono un totale di 24 comuni: con i 7 della Val Trebbia si sale a 31 comuni associati sui 67 totali del territorio genovese. L’unione più grande è quella della Valle Scrivia, 9 comuni fra cui Busalla e Ronco Scrivia, la più piccola è quella della Valle del Tempo (Uscio e Avegno).
L’unione dell’Alta Val Trebbia ha già una sede, a Montebruno: è la vecchia sede della soppressa comunità montana, riallestita con un intero piano di uffici. Per ora le stanze sono vuote, ma presto i 14 impiegati complessivi dei 7 comuni la utilizzeranno a rotazione.
Il sito web dell’unione, da poco online, contiene tutte le info che possono interessare ai cittadini, e rimanda ai siti di tutti i 7 comuni.
Dal punto di vista politico l’Unione è nata ufficialmente il 25 marzo, con l’insediamento del consiglio, composto dai sette sindaci e da due consiglieri di opposizione. Il consiglio ha proclamato il presidente.
BRUNO PEPI, SINDACO DI ROVEGNO E PRES. UNIONE COMUNI VALTREBBIA
Già, inizialmente, e per un bel po’, l’Unione provocherà un aggravio di spesa pubblica, perché ai costi dei singoli comuni, che continueranno ad esistere, si aggiungeranno quelli dell’Unione. Per esempio è appena stata acquistata un’auto che sarà utilizzata dai vigili urbani dell’Unione su tutti il vasto territorio. Questo ha un’indubbia utilità, ma anche un costo.
TONINO POGGI, POLIZIA MUNICIPALE ROVEGNO
Per i sindaci, la sfida è dura, e le perplessità si alternano all’ottimismo.
MARCO BARDINI, SINDACO DI MONTEBRUNO
MARGHERITA ASQUASCIATI, SINDACO DI FONTANIGORDA
ELVIO VARNI, SINDACO DI FASCIA
RENATO COGORNO, SINDACO DI PROPATABRUNO PEPI, SINDACO DI ROVEGNO E PRES. UNIONE COMUNI VALTREBBIA
BRUNO PEPI, SINDACO DI ROVEGNO E PRES. UNIONE COMUNI VALTREBBIA
L’unione ha anche il suo segretario comunale, arrivato da Napoli con un requisito indispensabile: la patente di guida.
ANTONELLA TROMBETTA, SEGRETARIO UNIONE COMUNI ALTA VALTREBBIA