Sovrapesca, i bambini giocano con amp portofino
Greta Scacchi fa l'amore con un merluzzo, Sir Ben Kingsley preferisce una seppia, Lizzy Jagger stringe fra le cosce un tonno dalla pinna gialla, Sean Pertwee ingaggia un corpo a corpo erotico con un'enorme rana pescatrice, Jade Parfitt gioca con due maliziose stelle marine, Terry Gilliam bacia un granchio, e Lily Loveless si abbandona languidamente fra le braccia, pardon, i tentacoli, di un polipo.
Esseri umani vivi, nudi e famosi, e creature marine, morte, avvinti in amplessi sensuali, bizzarri e sorprendenti: un intreccio amoroso gioioso che il fotografo Rankin ha ritratto in Fishlove, una serie di scatti per la campagna mondiale di sensibilizzazione sull'overfishing, la sovra pesca, che minaccia alcune specie marine sottoponendole a un prelievo superiore alle loro capacità di riproduzione.
La campagna sull'overfishing, ideata dall'attrice Greta Scacchi e dello sceneggiatore Nicholas Röhl, in Italia è organizzata da Visual, Scuola di Fotografia di Torino e curata da Daniele Ratti: fra le sue tappe c'è anche Genova, dove è stata inserita in un evento del Festival della Scienza.
LUCA CARIDA', PROMOTORE SCIENTIFICO
La mostra, aperta fino al 3 novembre al Porto Antico di Genova, presso Wow, il nuovo science center all'interno dei Magazzini del Cotone, è inserita in un contenitore più ampio ideato da Caridà sul tema dell'overfishing: il progetto comprende infatti anche due laboratori per bambini, realizzati grazie a diversi partner: l'azienda di conserve alimentari As Do Mar, che ha sede a Genova e stabilimenti ad Olbia, e ha messo la battaglia contro la sovra pesca al centro delle sue policy di sostenibilità ambientale, e le tre aree marine protette liguri di Bergeggi, Cinque Terre e Portofino, la terza delle quali ha nel proprio comitato di gestione anche la Provincia di Genova, accanto all'Università e ai tre comuni costieri di Portofino, Camogli e Santa Margherita Ligure.
Il primo laboratorio è ispirato ad Arion, un progetto sui delfini dell'Università di Genova, avviato di recente nell'Area Marina Protetta di Portofino: due grandi boe sono state collocate al largo del monte di Portofino, per rilevare le tracce sonore del passaggio di questi mammiferi marini e anche quelle delle imbarcazioni da diporto e da pesca, numerosissime nella zona. L'obiettivo è capire le interazioni fra delfini e naviganti.
VALENTINA CAPPANERA, AREA MARINA PROTETTA DI PORTOFINO
Il secondo laboratorio, invece, si chiama 'Il buono, il brutto e il cattivo', e stimola i bambini a 'pescare' da alcune ceste sagome di pesci minacciati dall'overfishing: i pesci troppo piccoli devono essere rimessi nella cesta, perché non possono essere pescati, in quanto occorre lasciar loro che si sviluppino e diventino adulti.
E' proprio quello che fa l'azienda genovese As Do Mar, secondo player italiano col 7% del mercato nel settore delle conserve di tonno, che si è data un decalogo di regole per la pesca del tonno come asse della propria politica di sostenibilità, sintetizzata nel payoff di marca 'la qualità e il rispetto'. Le regole spaziano dall'esclusiva pesca a canna del tonnetto striato, all'esclusione dal prelievo ittico di esemplari non maturi e di specie in pericolo, fino all'uso di pescherecci registrati e alla pesca solo in aree marine non sovrasfruttate.
FABRIZIO PORRONE, RESP. SOSTENIBILITA' AS DO MAR
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