Valbisagno, storia di ponti, di piene e di paura (video di tabloid)
Joanda Valenti Clara, ricercatrice storica locale della valle del Bisagno, racconta l'affascinante storia dei ponti Carrega (fine Settecento) e della Rosata (1861). Quanto è lunga in Valbisagno la storia delle comunicazioni e la storia della paura! La lunga valle alle spalle di Genova, da sempre urbanizzata con numerosi centri abitati, è stata infatti attraversata fin da tempi remoti da numerose mulattiere che collegavano i monti al fondovalle, fino alla costruzione a metà Ottocento della strada in sponda destra.
Per collegare le due sponde del torrente furono costruiti diversi ponti e innumerevoli passerelle. Ma innumerevoli sono state anche le piene del torrente che fin dall'antichità hanno travolto ponti, passerelle, case, campi e, da quando esiste, la strada di sponda destra. La storia dei ponti è quindi la storia della lotta contro la forza dirompente della Natura.
Qual è il ponte più interessante? Lo chiediamo a Jolanda Valenti Clara, una ricercatrice storica locale che da 20 anni scava negli archivi alla ricerca di notizie. Il ponte Carrega, che resse a una piena molto violenta, quella del 1788, fu costruito con un sistema di finanziamento molto curioso, come spiega il video. Durante la sua lunga storia, il ponte Carrega fu accorciato due volte, prima con un taglio delle arcate terminali in sponda destra quando venne costruita appunto la strada di sponda destra del Bisagno, e poi, nel 1920, con un taglio delle arcate finali in sponda sinistra, quando venne invece realizzata la strada in sponda sinistra. Nel frattempo, nel 1907, per garantire l’incolumità dei pedoni con l'aumentato traffico di carri, il ponte venne allargato.
Un altro ponte storico del Bisagno descritto nel video dalla Valenti Clara, qualche chilometro più a monte, è quello della Rosata, che venne costruito nel 1861, anno dell’Unità d’Italia, dieci anni dopo il completamento della strada di sponda destra, realizzata a metà Ottocento. A chiedere il ponte furono gli abitanti di Bavari, località in sponda sinistra, proprio per collegarsi alla nuova strada.
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