Provincia, fossati: “un milione di risparmi dalla settimana corta nelle scuole superiori, ma ne servono altri 5 per evitare il dissesto”
Il commissario della Provincia di Genova che dal 1^ luglio svolge le sue funzioni "a costo zero" spiega che oltre alla chiusura al sabato degli 88 edifici delle superiori l'ente sta varando altre misure per far fronte ai nuovi pesantissimi tagli nazionali. Genova, 3 - La chiusura degli 88 edifici delle scuole superiori genovesi e del territorio al sabato a partire dal prossimo settembre permetterà alla Provincia di Genova, che gestisce queste sedi scolastiche "di ridurre di un milione di euro i costi per il riscaldamento, l'energia elettrica e le altre utenze - dice il commissario Piero Fossati - anche se purtroppo questo provvedimento da solo non sarà sufficiente perchè dovremo ridurre le spese di altri 5 milioni per far fronte ai nuovi pesantissimi tagli nazionali ed evitare il dissesto finanziario." A bilancio già approvato, infatti, la Provincia di Genova ha subito altri tagli per circa otto milioni nel 2014 che cresceranno ancora nel 2015 e 2016 (quando, fra l'altro, sarà già Città Metropolitana). "Siamo impegnati con il Ministero - spiega Fossati - perchè questi tagli vengano corretti, eliminando dal loro computo totale, come era già avvenuto l'anno scorso, le somme destinate al trasporto locale e alla formazione professionale. Anche così, comunque il taglio del 2014 sfiorerà i 6 milioni e oltre alla settimana corta nelle scuole superiori stiamo varando molte altre misure che restringeranno purtroppo la nostra possibilità di intervenire sul territorio e comporteranno sacrifici anche per i dipendenti, con riduzione del valore dei buoni pasto e una diversa organizzazione degli orari lavorativi." Di fronte a questa crisi finanziaria quindi "non aprire le superiori al sabato - dice il commissario - era assolutamente inevitabile per poter continuare a erogare il servizio. Per arrivare a questa decisione ci siamo confrontati a lungo con i dirigenti scolastici, ricevendo immediata comprensione e adesione da parte degli istituti tecnici e professionali, con qualche perplessità e problema sollevati invece da alcuni licei. Comprendo la loro difficoltà, che è anche la nostra, però sono convinto che da qui alla riapertura di settembre ogni istituto potrà riorganizzare al meglio la propria attività, nella consapevolezza che qualche sacrificio dovremo farlo tutti." Piero Fossati sta già dando il buon esempio, perchè pur restando legale rappresentante della Provincia (con tutte le responsabilità e i doveri collegati) sulla base delle nuove normative nazionali dal 1^ luglio svolge le sue funzioni " a costo zero". E lui dice "resto, spero dignitosamente, per i sentimenti e il rispetto che mi legano a questo ente, che non voglio lasciare proprio in mezzo al guado, e a tutti i suoi lavoratori."
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