Provincia, fossati al ministro lanzetta: “a noi tagli insostenibili che obbligano a ridurre i servizi, ma nessuno tocca i veri sprechi che screditano anche la politica”
Il commissario della Provincia di Genova risponde con "franchezza di linguaggio" e " senza fraintendimenti" al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie che aveva invitato tutte le Province a garantire i servizi sul territorio. Genova, 9 - Al ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie che tenta una nuova quadratura del cerchio il commissario della Provincia di Genova ricorda che uno dei massimi problemi della geometria, dibattuto per millenni, è stato definitivamente considerato irrisolvibile dal 1882. Perchè dopo aver imposto nuovi pesantissimi tagli ai bilanci, l'invito a garantire comunque tutti i servizi al territorio rivolto alle Province dal ministro Maria Carmela Lanzetta "si può considerare impossibile, come la quadratura del cerchio" dice amaramente Piero Fossati, commissario straordinario della Provincia di Genova che ha deciso di rispondere con molta "franchezza di linguaggio" (di cui si scusa) all'esponente del Governo, ricordando innanzitutto che "per garantire la piena operatività di tutte le funzioni e la continuità di tutti i servizi sono necessarie le risorse!". Risorse che invece anche nel 2014, dopo i tagli di 31 milioni complessivi fra 2012 e 2013, la Provincia vede "ulteriormente ridotte" ed è impensabile in questa situazione "che per l'ente già costretto a ridurre le spese di funzionamento e in pratica quasi ad azzerare gli investimenti e le manutenzioni a strade e scuole" nell'ultimo biennio,"non vi siano ripercussioni sulla continuità dei servizi" perchè "incidere sui servizi diventa inevitabile come ultimo disperato tentativo" di far fronte a "un quadro che definire fosco e inquietante può apparire riduttivo, considerato che molte Province italiane già sono in condizioni di dissesto o pre-dissesto" a causa dei nuovi tagli nazionali" mentre si continuano a presentare le "Amministrazioni Provinciali fra le principali cause dell'attuale crisi in generale e della Pubblica Amministrazione in particolare, assegnando loro il non meritato ruolo di capro espiatorio di una situazione che ha origini ben più complesse e, nel contempo, di indiscussa evidenza". Fossati ribadisce totale comprensione per "la grave contingenza in cui il nostro Paese si trova e, con questa consapevolezza, insieme a tutto il personale dell'Ente, ho garantito la continuità della funzione amministrativa della Provincia di Genova nella prospettiva della sua trasformazione in Città Metropolitana" ma nel confermare il proprio impegno "che proseguirà invariato fino alla scadenza, a titolo completamente gratuito" aggiunge che "non si può più tacere la situazione in cui i nostri Enti si sono venuti a trovare quasi fossero gli unici responsabili dei problemi della Pubblica Amministrazione italiana." L'invito del Ministro "pur comprensibile" per il commissario della Provincia è perciò "difficilmente accettabile per chi oggi, senza risorse si fa carico gratuitamente, (a differenza di molti altri) di situazioni che spesso non ha concorso a creare e che, comunque, non paiono di certo essere tra quelle che hanno gettato e gettano tanto discredito nei confronti della politica" La nota prosegue " è sempre più difficile sostenere una situazione di questo tipo, con le pesanti ripercussioni che essa comporta per la cittadinanza, quando in altri contesti tutto sembra proseguire inalterato o, comunque, con variazioni di scarso rilievo". E il pensiero del commissario della Provincia va per esempio "agli emolumenti di amministratori regionali, dei parlamentari e dei vertici ministeriali che mal si conciliano con il regime di austerity e di consapevole responsabilità che, giustamente, Lei invoca. Sono contraddizioni che, personalmente, avverto come avvilenti e che rendono inevitabile la domanda: quando si porrà fine a questa macroscopica e ingiustificabile difformità di trattamento?". Confidando che questa posizione "non si presti a fraintendimenti" perchè "nasce dall'amara constatazione di uno stato di fatto" Piero Fossati assicura al ministro che svolgerà il proprio mandato "fino alla scadenza, con inalterata responsabilità e senso di servizio verso la comunità, sentimento che sento di poterLe esprimere anche a nome di tutto il personale amministrativo e tecnico che rappresento e che, nonostante la difficile situazione in cui si trova ad operare, continua a svolgere i propri compiti con la massima dedizione possibile".
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