Nessun fuoco nessun luogo: lunedì alla sivori anteprima nazionale del docufilm sulla vita dei senza dimora
Il 13 aprile alle 20.30, a ingresso libero, la proiezione del film documentario di Carla Grippa e Marco Bertora, realizzato nel progetto Caritas “quando la città soffre”. Alla serata collaborano la Città metropolitana e il Circuito Cinema Genova.Otto vite di strada, otto persone diverse come le loro storie, accomunate dal cammino quotidiano nella lentezza instancabile del tempo e dei riti che scandiscono solitudini e tratti di percorso insieme verso gli stessi luoghi, dalle stazioni ai sagrati delle chiese alle soste nelle biblioteche. Sono quelle delle persone senza dimora raccontate da vicino dal docu-film “Nessun fuoco nessun luogo” (ni feu ni lieu da un proverbio francese che parla di loro) che lunedì prossimo, 13 aprile, sarà proiettato in anteprima nazionale a Genova alla sala Sivori di salita Santa Caterina alle 20.30, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Il film di Carla Grippa e Marco Bertora viene presentato a conclusione del progetto di ricerca sulla quotidianità dei senza dimora “Quando la città soffre” promosso da Caritas italiana e diocesana di Genova che organizzano la serata, con il Laboratorio Probabile Bellamy e la collaborazione della Città metropolitana di Genova e del Circuito Cinema e i patrocini del Comune e di molti enti e associazioni.Il tempo per quelli che non hanno né casa né lavoro né legami scorre molto lento in ogni tappa e in ogni gesto, anche i più privati come bere, mangiare, lavarsi o cantare, a differenza di chi passa loro vicino, con lo sguardo distratto e subito distolto perchè tanto indaffarato da non avere mai tempo. La città del film non è solo il labirinto infinito della diversità fra chi ha fuoco, luogo e molte altre cose e chi non possiede nulla, ma sfocia come un fiume verso il mare, dove sdraiarsi sulla sabbia fa diventare più uguali, dove è più facile confondersi e non essere visti, perché se tanti altri hanno il loro pezzetto di città, il mare è (o dovrebbe essere) di tutti.Il progetto della Caritas ha utilizzato anche forme di finanziamento collettivo (crowdfunding) per la post produzione del documentario “e, soprattutto – dicono gli organizzatori – per sensibilizzare quante più persone possibile ai temi della povertà e del disagio attraverso la costituzione di una comunità web, generando nuovi strumenti per nuove modalità di riflessione e di intervento nei confronti delle persone più povere.” Per questo il progetto “Quando la città soffre” è stato inserito nel sito Produzioni dal basso, raccogliendo in sette fasce diverse di contributi, dai cinque ai cento euro, un finanziamento di 10.000 euro, il 20% dei quali è stato devoluto all’associazione Clochard alla riscossa.
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