Lanterna, immagini in diretta anche sul web con le 16 telecamere del nuovo sistema di videosorveglianza donato da fondazione hruby e tecnosicurezza
La fondazione milanese che finanzia gli impianti di sicurezza su beni culturali e un'azienda genovese realizzeranno un progetto da 35.000 euro per proteggere il complesso monumentale (faro, museo, passeggiata e parco) attualmente gestito dalla Provincia di Genova.Genova, 11 - Nuovi occhi per la Lanterna di Genova grazie al nuovo sistema di videosorveglianza che verrà installato nelle prossime settimane grazie a un progetto del valore di circa 35.000 euro donato alla Provincia, che gestisce attualmente il sito monumentale (passeggiata, parco, museo, visite guidate al faro) dalla Fondazione Enzo Hruby di Milano e dall'azienda genovese Tecnosicurezza. Un importante contributo viene inoltre dalla società Riello UPS di Legnago (Vr), che ha donato per l'impianto le unità di alimentazione di emergenza. Intorno al perimetro del monumento e al suo interno verrà installato un avanzato sistema di ultima generazione costituito da 16 telecamere Full HD su rete IP, alcune delle quali svolgeranno anche una funzione antintrusione tramite le possibilità offerte dall'analisi video. Queste telecamere garantiranno la massima sicurezza alla Lanterna e al museo presente al suo interno, svolgendo anche un importante controllo del parco circostante e della passeggiata. Inoltre, essendo collegate al web, le telecamere potranno anche svolgere una funzione turistica, mostrando a chiunque immagini del monumento simbolo della città, del parco, della passeggiata e del museo. Si tratta di un progetto di altissimo livello, in grado di coniugare le esigenze di protezione con quelle di valorizzazione del monumento, che non comporterà alcun onere per le amministrazioni pubbliche che hanno competenza sul faro monumentale simbolo della città di Genova, a partire dalla Provincia di Genova che dal 2001 ha in gestione il complesso monumentale della Lanterna. Il progetto è stato presentato questa mattina presso la sala stampa della Provincia di Genova da Marco Fezzardi, dirigente del servizio coordinamento territoriale della Provincia di Genova, che ha competenza in materia di turismo e quindi anche sulla gestione del sito turistico della Lanterna, da Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, da Luigi Lagomarsino, Presidente della Fondazione Mario e Giorgio Labò, e da Massimo Ghisolfi, titolare della società Tecnosicurezza. La Fondazione Enzo Hruby da sei anni è impegnata per la protezione del patrimonio storico e artistico del nostro Paese sostenendo gli oneri per la messa in sicurezza di edifici, beni e opere di particolare valore culturale attraverso sistemi antintrusione, di videosorveglianza e antincendio. Una volta scelti i progetti da sostenere, la Fondazione incarica le più qualificate aziende di installazione per la predisposizione dei progetti e la loro realizzazione. In questo caso si tratta della società Tecnosicurezza di Genova, che ha desiderato contribuire direttamente al progetto sostenendo una parte dei costi. "Ringraziamo di cuore i donatori di questo progetto ed impianto - ha detto il commissario straordinario della Provincia Piero Fossati -: l'attuale situazione finanziaria della Provincia non ci avrebbe consentito di sostenere le spese per quest'opera che valorizza un complesso monumentale simbolo della città di Genova, di sui per quasi 15 anni la Provincia si è presa cura con grandi investimenti, rendendolo accessibile a cittadini e turisti e trasformandolo in un sito turistico". "Questo ulteriore intervento migliorativo - ha dichiarato Fezzardi - avviene proprio in prossimità del necessario avvicendamento nella gestione del complesso monumentale della Lanterna. Per la Provincia è un ulteriore motivo di soddisfazione, perchè è un intervento che arricchisce il valore dell'impegno dell'ente per la valorizzazione culturale e turistica del bene, gestito per quasi 15 anni con ingenti investimenti, fra cui la realizzazione della bella passeggiata, del parco e del museo, e ci consente un sereno passaggio di consegne". "Con questo progetto - ha affermato Hruby - la nostra Fondazione intende offrire il proprio contributo per la protezione e la valorizzazione del monumento simbolo di Genova attraverso un avanzato sistema di videosorveglianza su rete IP che permetterà di proteggere la Lanterna e le collezioni in essa custodite, gestire i flussi turistici e valorizzare il monumento grazie alle possibilità offerte dalla messa in rete delle immagini. L'impianto che sta per essere realizzato rappresenta un chiaro esempio di come le più moderne tecnologie consentano oggi di coniugare due esigenze solo in apparenza opposte, ovvero quelle di una adeguata protezione del nostro patrimonio e quelle di valorizzazione dei beni che lo compongono. Questo intervento vuole inoltre rappresentare un segnale di solidarietà verso una città meravigliosa e verso i suoi abitanti troppo duramente colpiti dai recenti avvenimenti". "La Fondazione Mario e Giorgio Labò - ha detto Lagomarsino - ha assunto con il supporto dei Giovani Urbanisti la gestione del Complesso Monumentale della Lanterna di Genova individuando la necessità di ripristinare il sistema di sicurezza non più operativo. La Fondazione Enzo Hruby insieme alla Tecnosicurezza, si sono dichiarate disponibili ad intervenire facendosi carico la prima della donazione dei materiali, la seconda dei costi di installazione, affinchè si possa ripristinare l'intero impianto, oltre che a garantire l'assistenza per la gestione dello stesso per un primo periodo. L'iniziativa di grande rilievo e importanza si inquadra nella missione perseguita dalla Fondazione Hruby a tutela dei beni culturali di cui è protagonista a livello nazionale ed internazionale. Si esprime, a nome di tutta la cittadinanza, un vivo ringraziamento alla Fondazione Hruby e a Tecnosicurezza per il dono che viene indirizzato alla Lanterna simbolo della città di Genova". "In questi tempi in cui le amministrazioni pubbliche, con i budget economici a disposizione, non riescono adeguatamente a sostenere la messa in sicurezza di beni dal patrimonio insostituibile per la nostra storia, Tecnosicurezza - ha dichiarato il suo titolare Massimo Ghisolfi - è orgogliosa di poter dare un forte contributo alla città, quale azienda genovese sensibile al mantenimento di quanto i nostri avi avevano sapientemente creato, donando in cooperazione con la Fondazione Enzo Hruby un sistema di sicurezza professionale che, per qualità delle apparecchiature impiegate e loro sofisticato funzionamento, rappresenta l'eccellenza della tecnologia applicata alla sicurezza a tutela della Lanterna, con l'intento di valorizzare uno dei più rappresentativi monumenti d'Italia". I DETTAGLI DEL PROGETTO Grazie al progetto sostenuto dalla Fondazione Enzo Hruby e dalla società Tecnosicurezza, la Lanterna di Genova nelle prossime settimane verrà dotata di un avanzato sistema di videorsorveglianza che consentirà di ottenere ben tre importanti obiettivi: la tutela del monumento simbolo della città e del museo che ha sede al suo interno, il controllo urbano delle aree circostanti, rappresentate dal parco e dalla passeggiata, e la valorizzazione dell'intero sito grazie alla possibilità di mettere in rete le immagini riprese da alcune delle telecamere di videosorveglianza. Il sistema sarà costituito da 16 telecamere Day&Night Full HD su rete IP dotate di illuminatori IR integrati: 11 verranno collocate all'esterno a controllo del parco, della passeggiata e degli accessi alla Lanterna, consentendo di ottenere una copertura completa dell'area, altre 5 saranno invece installate all'interno dell'edificio a protezione del museo e delle collezioni in esso custodite. Gli illuminatori a raggi infrarossi integrati nelle telecamere permetteranno di ottenere una perfetta visibilità delle aree sottoposte al videocontrollo anche di notte, passando dalla modalità a colori a quella in bianco e nero. In condizioni di illuminazione diurna, le telecamere funzionano in modalità a colori, mentre in condizioni di scarsa illuminazione e nelle ore notturne passano alla modalità monocromatica, avvalendosi di sistemi di elaborazione che consentono di massimizzare la luce disponibile per offrire immagini ottimali in ogni momento. Alcune delle telecamere installate saranno inoltre predisposte per svolgere una funzione antintrusione, grazie ad un sistema di video analisi che consente di individuare ogni movimento sospetto attraverso l'elaborazione delle immagini tramite sofisticati algoritmi e di generare allarmi utili per prevenire eventuali atti criminosi. Essendo il sito sottoposto ad un alto rischio di eventi atmosferici a causa della posizione molto esposta sul mare, ogni telecamera verrà dotata di scaricatore per proteggerla da fulmini e sovratensioni che potrebbero causare il danneggiamento del sistema. Nel massimo rispetto della privacy dei cittadini e dei turisti, grazie all'utilizzo delle più avanzate tecnologie di videosorveglianza su rete IP utilizzate in questo sistema, sarà possibile rendere disponibili in Internet le immagini riprese da una o più telecamere, con effetti positivi sulla promozione turistica del luogo e del museo. L'intero sistema sarà collegato a un videoregistratore di ultima generazione che permetterà la registrazione delle immagini 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Le immagini riprese dalle telecamere potranno essere inoltre visualizzate localmente dal personale addetto tramite apposito monitor collocato nella postazione di controllo che verrà indicata dal gestore. Per garantire il funzionamento costante delle apparecchiature, anche in caso di mancanza di alimentazione, l'impianto verrà collegato ad un gruppo di continuità offerto dalla società Riello UPS di Legnago (VR). Dato il contesto di valore storico e in ottemperanza ai vincoli imposti dalla Soprintendenza, nel progetto è stata prestata la massima attenzione a mimetizzare le apparecchiature di videosorveglianza nel rispetto delle strutture architettoniche e degli ambienti, scegliendo telecamere discrete di dimensioni contenute.
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